Risultati complessivamente negativi per la provincia di Ascoli, che si conferma di gran lunga la cenerentola delle Marche, nelle tre nuove classifiche “generazionali” con le quali “Il Sole 24 Ore” valuta la qualità della vita per bambini, giovani e anziani
Non è certo una novità che Ascoli e provincia non siano propriamente il posto ideale per i più giovani. E’ invece sorprendente scoprire come la stessa provincia e il capoluogo piceno non siano neppure il luogo migliore dove trascorrere la vecchiaia, mentre va solamente un pochino meglio per i più piccoli. Non sono affatto incoraggianti per il nostro territorio i risultati che emergono dalle tre nuove classifiche “generazionali” (bambini, giovani, anziani) sulla qualità della vita con le quali “Il Sole 24 Ore”, in attesa della tradizionale classifica di fine anno, ha voluto misurare con i numeri la vivibilità delle province italiane per bambini, giovani e anziani.
Complessivamente Ascoli e provincia si confermano la cenerentola delle Marche, con risultati complessivamente negativi in tutte e tre le classifiche, a differenza delle altre province marchigiane che alternano dati positivi ad altri meno. Nelle intenzioni de “Il Sole 24 Ore” le tre nuove classifiche servono a documentare la capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti, le relative condizioni di vita, le lacune nei confronti dei più fragili e le aspettative dei più giovani. Quello che complessivamente emerge è un racconto che mette in luce come, da nord a sud, i divari territoriali siano purtroppo anche generazionali. Si conferma, inoltre, il ritardo generale del Mezzogiorno che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo.
Per quanto riguarda le Marche emerge una situazione piuttosto diversificata, con mediamente risultati più incoraggianti per quanto riguarda anziani e bambini e più grigi per quanto concerne i giovani. Complessivamente la provincia migliore è di gran lunga che ottiene ottimi risultati sia nella classifica “anziani” (9° posto) che in quella “bambini” (14° posto). Più che discreta la situazione di Macerata (ampiamente nella prima metà della graduatoria in tutte e tre le classifiche) ma anche di Fermo che risulta la migliore delle Marche nella classifica “giovani” (42° posto) e ottiene un buon risultato anche in quella “anziani” (28° posto), mentre è la peggiore della regione per quanto riguarda la classifica “bambini” (65° posto).
Un po’ a sorpresa sono piuttosto negativi i risultati per Pesaro, sempre nella seconda parte della graduatoria, come detto decisamente male Ascoli che ottiene il risultato migliore nella classifica “bambini” (57° posto) mentre finisce poco sopra gli ultimi posti della graduatoria sia in quella per giovani (70° posto) che in quella per “anziani” (78° posto). Ricordando che ognuna delle tre classifiche è stata stilata sulla base di 12 differenti parametri (ed ogni classifica è il risultato della media dei punteggi conseguiti in quei 12 parametri), prima di approfondire più nel dettaglio i risultati di Ascoli è opportuno fare un paio di necessarie premesse. Ricordando innanzitutto che le tre classifiche, come la tradizionale classifica sulla qualità della vita di fine anno, riguardano l’intera provincia, non solamente il capoluogo di provincia.
E’ bene ricordarlo sempre perché in questi anni qualcuno (l’amministrazione comunale in particolare) ha giocato su questo fatto, fingendo di non ricordare che si parla della provincia quando i risultati erano in qualche modo positivo ma, poi, rimarcandolo con convinzione quando la classifica non era per nulla soddisfacente. Naturalmente è altrettanto chiaro che la situazione del capoluogo di provincia incide in maniera consistente nei risultati stessi. Bisogna, poi, sempre ricordare che le classifiche sulla qualità della vita vanno prese per quello che sono, non certamente come una sorta di marchio definitivo, come una certificazione indiscutibile.
Più che altro sono importanti e interessanti perché forniscono delle indicazioni di massima sulle condizioni di vita di ogni provincia italiana, senza mai dimenticare, però, che la reale qualità della vita è determinata anche da fattori che non possono in alcun modo essere misurati o ai quali non si può attribuire in astratto alcun punteggio.
E’ anche importante saper valutare i vari parametri che contribuiscono a determinare ogni graduatoria perché ce ne sono alcuni che sono indiscutibilmente legati alle scelte politico-amministrative delle rispettive amministrazioni (solo per citare alcuni esempi, le rette medie e i posti disponibili negli asili nido nella classifica “bambini”, la disponibilità di aree sportive e il numero di eventi culturali nella classifica “giovani”, le spese per il trasporto e per l’assistenza domiciliare, la disponibilità di orti urbani e biblioteche nella classifica “anziani”), altri che sono legati ad aspetti più generali sui quali l’attività di un’amministrazione pubblica poco o nulla può incidere (tasso di natalità, numero di laureati, consumo farmaci, numero di infermieri e geriatri, ecc.) altri ancora inerenti più alla sfera economica determinata da vari fattori (importo medio pensioni, canoni medi di locazione, ecc.).
Allo stesso tempo è innegabile che queste tre nuove graduatorie “generazionali”, pur con tutte le precauzioni di cui sopra, complessivamente forniscono un quadro delle condizioni di vita delle province italiane da tenere doverosamente in seria considerazione. Di seguito la situazione della provincia di Ascoli nelle tre differenti classifiche (clicca qui per consultare le tre classifiche e, per ogni graduatoria, le classifiche dei rispettivi 12 parametri)
Classifica “Bambini” – Ascoli 57° posto
E’ la provincia di Cagliari, seguita da Udine e Oristano, quella dove i bambini vivono meglio. Per quanto concerne le Marche la migliore è Ancona con il 14° posto, seguita da Macerata (38^), Pesaro-Urbino (55^), Ascoli (57^) e Fermo (65^). Per la provincia di Ascoli i risultati migliori arrivano per quanto riguarda il numero di scuole con palestre e piscine (7° posto complessivo con il 56,7% delle scuole della provincia che hanno una palestra o una piscina) e per quanto riguarda il numero di delitti a danno di minori (13° posto). Risultati discreti anche per quanto riguarda il numero di scuole senza barriere (21° posto, con il 39,8% delle scuole della provincia senza barriere) e per quanto riguarda il verde attrezzato a disposizione dei minori, dove ottiene il 27° posto complessivo.
Il dato peggiore è, invece, quello relativo al numero di studenti per classe, con 23,1 che vale il 101° posto (ovviamente il peggiore delle Marche). Molto male anche per quanto riguarda i due parametri che prendono in considerazione la situazione degli asili nido, con la provincia di Ascoli che risulta la peggiore per quanto riguarda i posti disponibili in asilo (61° posto) e davanti solamente alla provincia di Fermo per quanto concerne la retta media degli asili nido (74° posto).
Classifica “Giovani” – Ascoli 70° posto
Ravenna è la provincia con la qualità di vita migliore per i più giovani, seguita da Ferrara e Forlì. Nelle Marche la migliore provincia risulta Fermo (42^ posto), seguita da Macerata (47^), Ancona (53^), Ascoli (70^) e Pesaro Urbino (79^). La provincia di Ascoli è, però, la migliore delle Marche per quanto riguarda il numero di laureati (9° posto) ma anche per l’età media al parto (10° posto) e per il numero complessivo di bar e discoteche (26° posto). Dato tutto sommato positivo anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) che vede Ascoli al 37° posto, dietro solamente ad Ancona per quanto riguarda le Marche.
Dati invece molto negativi per quanto riguarda l’imprenditorialità giovanile (96° posto), le aree sportive all’aperto a disposizione dei più giovani (94° posoto), l’importo medio dei canoni di locazione (87° posto). Discorso a parte merita il dato relativo al numero di spettacoli ogni mille giovani che vede tutte le altre province delle Marche nelle parti alte della classifica (Macerata 7^, Fermo 10^, Ancona 16^ e Pesaro-Urbino 22^), con Ascoli invece decisamente più indietro (68° posto). Significativo anche il fatto che la provincia di Ascoli sia la peggiore delle Marche per quanto concerne il saldo migratorio (66° posto).
Classifica “Anziani” – Ascoli 78° posto
Trento è la provincia dove vivono meglio gli anziani, seguita da Ravenna e Bolzano. Nella Marche la migliore è Ancona (9^), seguita da Macerata (21^) e Fermo (28^). Decisamente più indietro Pesaro-Urbino (62^) e Ascoli (78^). Il dato positivo per la provincia di Ascoli è quello relativo alla speranza di vita a 65 anni (8° posto, subito dietro Ancona) ma anche quello relativo alla mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso (21° posto). Estremamente negativi, invece, i dati relativi al numero di biblioteche ogni 10 mila anziani (87° posto), agli orti urbani (83° posto) e all’inquinamento acustico (82° posto). Negativo anche il dato relativo alla spesa per il trasporto anziani e disabili (70° posto), decisamente meglio, invece, per quanto riguarda la spesa per l’assistenza domiciliare (39° posto). Da segnalare anche il 71° posto per quanto riguarda l’importo medio delle pensioni di vecchiaia