Vaccini nelle Marche: i dati ufficiali sgretolano il mondo virtuale di Acquaroli
Intervenendo a Sky tg24 il governatore marchigiano sostiene che le Marche sono avanti non solo con gli over 80 ma anche con gli over 70 e i disabili. Peccato, però, che i dati ufficiali del ministero della sanità e della stessa Regione dicono tutt’altro…
Dobbiamo ammettere che ogni volta che sentiamo parlare o leggiamo le dichiarazioni del presidente della Regione Acquaroli (ma anche dell’assessore regionale alla sanità Saltamartini) proviamo una certa invidia nei suoi confronti. Perché vorremmo vivere anche noi nella regione virtuale, un piccolo “Paese delle meraviglie”, in cui vive il governatore marchigiano, dove tutto va sempre nel migliore dei modi e, per quanto riguarda i vaccini, si procede addirittura più velocemente rispetto alle altre regioni italiane. Invece ci tocca vivere nelle Marche “reali” dove la pandemia problemi ne sta creando di ogni genere (e non pochi) e nella quale i freddi “numeri” (quelli ufficiali della Regione e del ministero della sanità) testimoniano che in realtà, per quanto riguarda i vaccini, siamo indietro rispetto alla media nazionale, nonostante negli ultimi 10-15 giorni ci siano stati indiscutibili segnali incoraggianti.
Ma da timidi passi avanti all’esaltazione di un presunto primato, che esiste solamente nella fervida immaginazione del governatore marchigiano, di strada ce ne passa. Quando, poi, si arriva addirittura al punto di spacciare per successi anche situazioni che invece sono assolutamente deficitarie, allora c’è da chiedersi se il presidente della Regione stia giocando o se è davvero inconsapevole di quello che avviene nelle Marche (e non sapremmo dire quale delle due ipotesi è la peggiore). Per altro per quanto riguarda la campagna vaccinale le parole lasciano in tempo che trovano, ci sono i dati ufficiali che non mentono e che non lasciano spazio ad interpretazioni né tanto meno ad improbabili ricostruzioni fantasiose.
E quei dati dicono chiaramente che le Marche sono quasi in linea con le altre regioni per quanto riguarda gli over 80, mentre nelle altre categorie sono decisamente indietro. A differenza di quanto ha invece affermato lunedì 19 aprile il governatore Acquaroli. Che, intervenendo a Sky tg24 ha fatto un rapido sunto della situazione. “Sono stati mesi impegnativi i miei, dedicati alla pandemia, alle misure prese che ci hanno consentito una gestione di una fase difficile, le Usca, il tracciamento, la strategia, le ordinanze – ha affermato – Per quanto riguarda i vaccini le Marche è la prima regione italiana ad aver finito le somministrazioni del vaccino agli over 80 e siamo avanti sugli over 70 e con i disabili”.
Concentrandosi solo sui vaccini, sorvolando per decenza su tutto il resto (chi vive nel mondo reale della nostra regione sa perfettamente come sono andate le cose, non proprio benissimo…), basta consultare i dati ufficiali per verificare la fondatezza delle affermazioni del presidente della Regione. Partiamo dai dati generali, che riguardano tutto il paese. Alle ore 13 di lunedì 19 aprile (cioè poco dopo le dichiarazioni su Sky di Acquaroli) secondo i dati ufficiali del ministero della salute in tutto il paese l’81% degli over 80 aveva ricevuto la prima dose, mentre il 47% anche la seconda. Per quanto riguarda gli over 70, invece, eravamo fermi (ovviamente con la prima dose) al 37%, mentre per disabili e fragili siamo intorno al 50%.
Veniamo, invece, ai dati ufficiali delle Marche, riportati sul sito della Regione, aggiornati alle 10:30 del 19 aprile. Preliminarmente va detto che la Regione fornisce per ogni categoria i numeri delle dosi somministrate, senza far cenno alla percentuale. Che, però, è facilmente ricavabile visto che i numeri ufficiali per ogni categoria li ha forniti lo stesso Saltamartini esattamente un mese fa.
Partiamo dagli over 80 che, come evidenziato dall’assessore regionale della sanità, complessivamente sono 133.000. Di questi 101.547 hanno ricevuto la prima dose, mentre sono 55.828 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose. Parliamo, quindi, rispettivamente del 76,3% e del 41,9%, in entrambi i casi al di sotto della media nazionale (-4,7 e -5,1%). Passiamo agli over 70, su una platea complessiva di 140 mila marchigiani (sempre secondo i dati forniti da Saltamartini) 39.283 hanno ricevuto la prima dose (e ancora nessuno ha già fatto il richiamo), pari al 28%, ben il 9% in meno rispetto alla media nazionale.
Situazione decisamente peggiore per quanto riguarda i soggetti estremamente vulnerabili, circa 250 mila nelle Marche di cui 52.061 hanno ricevuto la prima dose e appena 2.884 anche la seconda. In questo caso la differenza con la media nazionale è abissale, siamo poco sopra il 20% (il 20,8% per la precisione), quasi il 30% in meno (e per la seconda dose siamo poco sopra l’1%). Restano i disabili e francamente ci vuole un’enorme dose di incoscienza (o un’inimitabile faccia tosta) a sostenere che “siamo avanti”, visto che secondo i dati ufficiali della Regione sono appena 629 i quelli che hanno ricevuto la prima dose.
I dati delle Marche, quindi, parlano chiaro. E, tra le altre cose, dicono che è ora che il governatore Acquaroli, se ha un po’ di rispetto nei confronti dei marchigiani, esca dal suo mondo virtuale e torni alla realtà…