Al grido “Italia libera” sabato si ritroveranno… da qualche parte a Roma quanti credono che il virus “è un’invenzione di Bill Gates”. Tra gli organizzatori Forza Nuova e il suo leader Castellino, condannato a 5 anni e mezzo di reclusione per l’aggressione a 2 cronisti
Si sta giustamente molto ironizzando in queste ore sulla manifestazione dei cosiddetti “negazionisti” in programma sabato 5 settembre a Roma al grido “Italia Libera”. D’altra parte è impossibile non ironizzare su chi fa proclami così roboanti, come se quello di sabato prossimo fosse chissà quale evento storico, però poi non ha ancora capito in quale piazza e a che ora si svolgerà la manifestazione, visto che su facebook l’appuntamento è per le 10 in piazza del Popolo mentre nel manifesto è per le 16 a Bocca della verità.
E, ancora, è difficile trattenere le risate e sforzarsi a prendere sul serio chi non crede all’esistenza del virus (“è un’invenzione di Bill Gates per controllare la nostra mente!” è una delle affermazioni più ricorrenti nei loro social) ma, poi, crede ciecamente, senza neppure porsi il minimo dubbio, ad evidente e clamorose bufale al cui confronto persino il famoso “asino che vola” sarebbe molto più credibile. Però, poi, approfondendo meglio si scoprono particolari che meritano quanto meno un minimo di attenzione. Innanzitutto perché gli organizzatori in questi giorni stanno veicolando il messaggio che la manifestazione di Roma è strettamente legata con quelle che si sono svolte in altre capitali europee nei giorni scorsi, facendo intendere che ci sia un filo e una strategia comune.
E quelle manifestazioni, che hanno portato in piazza i vari “no-mask”, “no-vax” e negazionisti di ogni genere, sono tutte nate sotto l’egida dei complottisti di Qanon, gruppo cospirazionista di estrema destra nato negli Stati Uniti nel 2017 (o meglio nell’ottobre di quell’anno si è iniziato a parlarne quando hanno diffuso la notizia dell’imminente arresto di Hillary Clinton). Secondo la narrazione Qanon, reazionaria e nazistoide, esisterebbe una trama segreta organizzata dal “mitologico” Deep State (l’insieme dei cosiddetti “poteri forti”), colluso con reti di pedofilia a livello globale, pratiche sataniste e altre “baggianate” simili, che ovviamente ha per obiettivo il controllo e il dominio mondiale. E l’unico in grado di fermarli e arrestarli tutti sarebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Ovviamente per i cospirazionisti di Qanon il coronavirus, i quasi 900 mila morti e 26 milioni di contagiati, sarebbe tutta una montatura ordita dal Deep State finalizzata al controllo mondiale. Sembra di essere su “Scherzi a parte” ma, in realtà, c’è molto poco da ridere. Perchè solo negli Stati Uniti i seguaci di queste “farneticazioni” sono centinaia di migliaia e negli ultimi mesi stanno pian piano prendendo piede anche in Europa (Italia compresa), in particolare facendo breccia tra i vari gruppi no vax (che così trovano un appiglio non meno “fantasioso” alle proprie strampalate teorie).
Ma anche perché gli iscritti al gruppo, negli Stati Uniti e in Europa, non si fanno certo alcuno scrupolo nei propri scritti, nei propri messaggi ad incitare all’odio e alla violenza, per non parlare della costante diffusione di informazioni scorrette e fake news che, purtroppo, finiscono per generare confusione e grossi problemi in tanti che, ingenuamente, cadono nella trappola. Tornando alla manifestazione in programma sabato da qualche parte a Roma, non ci sono al momento evidenze di un qualche collegamento con il gruppo Qanon.
Di certo, però, tra i promotori c’è il gruppo di estrema destra Forza Nuova e tra gli organizzatori c’è uno dei suoi principali leader, quel Giuliano Castellino condannato (in primo grado) a 5 anni e 6 mesi di reclusione per l’aggressione a due cronisti de “L’Espresso”. Non meno significativo il fatto che tra gli invitati all’evento ci sia anche l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, da sempre duro oppositore di papa Bergoglio e dichiaratamente filo trumpiano.
Certo, poi, vedendo chi parteciperà e sponsorizzerà la manifestazione e leggendo sui social i gruppi che promuovono la manifestazione, più che di cospirazionismo e complottismo bisognerebbe parlare di vero e proprio avanspettacolo. Ci sono, infatti, tutti i personaggi più comici del panorama politico italiano (e non solo). A partire da Vittorio Sgarbi, le cui provocazioni (come il divieto ad indossare le mascherine a Sutri, dove è sindaco) sono sempre più ridicole e paradossali, passando per Povia, uno degli idoli dei no vax e degli omofobi.
E, poi, non poteva certo mancare il filosofo “tuttologo” Diego Fusaro, per non parlare della deputata Sara Cunial, protagonista nel periodo del lockdown di un episodio che definire imbarazzante è riduttivo. Fermata il lunedì di Pasqua ad un posto di blocco “antiscampagnata” della polizia municipale all’uscita di Roma, nell’arteria che collega la capitale al suo litorale, ha prima cercato di giustificarsi sostenendo che stava andando al mare per lavoro (per la Commissione Agricoltura…), poi si è ricorsa al più tradizionale “lei non sa chi sono io”, sostenendo che, come parlamentare, “nell’esercizio delle mie funzioni ho diritto ad andare al mare”.
A completare un quadro decisamente surreale, è prevista anche la presenza di Alice Erazo, attivista di un’organizzazione sociale ecuadoriana che ad inizio estate lo squinternato panorama dei “negazionisti” del covid ha scambiato (volutamente o per ignoranza…) per un alto funzionario dell’Onu. Si potrebbero scrivere decine di pagine per raccontare tutte le “prodezze” della Erazo in questi mesi. E’ sufficiente ricordare, però, che a lei si deve, nei giorni scorsi (esattamente il 26 agosto) la diffusione sui social di una delle più squinternate bufale estive, l’arresto e poi l’immediata esecuzione di George Soros e Marina Abranovic (che ovviamente, non servirebbe neppure sottolinearlo, sono vivi e vegeti e liberamente in circolazione…).
Come se non fosse già sufficiente così, a rendere la manifestazione ancora più paradossale è il fatto che che quelli che si ritengono più scaltri e avveduti rispetto al “popolino”, al punto da essere gli unici ad aver scoperto il bluff del coronavirus, poi sui social dimostrano di essere in realtà più ingenui e sprovveduti di un bambino.
Proprio i gruppi che organizzano la manifestazione di sabato prossimo a Roma, nei giorni scorsi sui social hanno scatenato una violenta polemica contro i cosiddetti media mainstream che avrebbero dato informazioni false sulla manifestazione “negazionista” che si è svolta a Berlino il 29 agosto scorso, occultando o ridimensionando la massiccia partecipazione (oltre un milione di persone secondo questo improbabile racconto). E per dimostrarlo hanno condiviso foto e video postati dai gruppi “No mask” e “Qanon”, che hanno organizzato la manifestazione stessa, che inequivocabilmente mostrano un vero e proprio fiume di persone. Peccato, però, che tutte quelle foto e quei video sono delle evidenti fake, nel senso che sono riferiti a ben altri eventi.
Nel dettaglio si tratta di video e foto della cosiddetta “Rivolta delle Ciabatte” di Minsk (si vedono nitidamente le bandiere bielorusse), di video e foto della Love Parade di Berlino del 1997 (anche in questo caso ci sono particolari che non lasciano dubbi), di un video che mostra le proteste di piazza nella Corea del Sud contro il ministro della giustizia (con addirittura ancora l’audio in coreano…) e di video e foto dei festeggiamenti dei tifosi del Liverpool (si vedono le bandiere con gli stemmi della squadra di Anfield Road). Se si riesce a credere a simili evidenti bufale, non ci si può certo stupire del contenuto farneticante, sempre condiviso sui social da quei gruppi, per lanciare la manifestazione.
“Contro la dittatura sanitaria, finanziaria e giudiziaria! Siano il popolo, siamo quelli contro il sistema, contro tutti i partiti venduti e complici di questa tirannia” si legge in quegli annunci dove si fa anche riferimento ad arresti di massa (nel nostro paese…), a milioni di italiani che a giugno sarebbero già scesi in piazza, all’esercito fuori le scuole e al prelievo coatto dei bambini.
“Siamo quelli contro le antenne 5G – si legge ancora – contro gli interessi dell’Oms, Gates, Soros (ma allora non è stato giustiziato…) e poteri internazionali”. “Saremo costretti ad interrogarci sulla democrazia e sul diritto di voto – commenta amaramente il prof. Saraceni – perché una cosa è la libertà di opinione, altra è speculare politicamente sulla vita dei più deboli”. Superfluo aggiungere altro.