Ingresso, spogliatoi, docce, bagni, scale, il degrado non risparmia quasi nessuna zona della struttura di via Spalvieri. Il Comune, come dimostrano gli atti, è a conoscenza della situazione almeno da primavera 2018. Ma si è preoccupato solo di rifare l’illuminazione…
Se Sparta piange, Atene di certo non ride. Non è solo la pallavolo ascolana a dover fare i conti con i problemi legati alla carenza e alla situazione degli impianti sportivi cittadini. Non molto meglio se la passa la pallacanestro locale che una struttura dove allenarsi e poter giocare in realtà ce l’ha. Solo che da ormai troppo tempo versa in condizioni di vergognoso degrado, una situazione francamente inaccettabile per un capoluogo di provincia. Che, per altro, solamente 5 anni fa (non nel secolo scorso…) aveva ottenuto il prestigioso riconoscimento di “città europea dello sport”.
Chissà se il nuovo assessore allo sport Domenico Stallone immaginava che genere di imbarazzante eredità gli ha lasciato il suo predecessore Brugni, rivelatosi una “sciagura” senza precedenti per lo sport cittadino. Nulla di strano e di sorprendente per chi, da anni, denuncia il pietoso stato (sotto ogni punto di vista) in cui verso il settore nella nostra città. Certo non vorremmo essere nei panni dell’assessore Stallone che dovrà fare molto più che rimboccarsi le maniche per cercare almeno di tamponare, laddove è possibile, le tante falle che gli ha lasciato in eredità il suo predecessore.
Per quanto concerne il Palabasket (palestra polivalente di via Spalvieri) le immagini meglio di tante parole fotografano l’imbarazzante e vergognoso stato in cui versa la struttura cittadina. Le 21 foto (scattate l’8 novembre scorso) della fotogallery pubblicata di seguito sono un “pugno allo stomaco” per chi per anni si è illuso che certe sconcertanti situazioni di degrado potessero esistere solo nelle zone più desolate del paese o, peggio ancora, nei paesi del terzo mondo.
D’altra parte chi in questi anni non si è fatto abbindolare dai vuoti proclami dell’amministrazione comunale ed ha sempre seguito e monitorato con attenzione la realtà sportiva cittadina, sa perfettamente che il capoluogo piceno per quanto riguarda lo sport e gli impianti sportivi, se non proprio terzo mondo, è qualcosa di sinistramente simile.
E se qualche settimana fa si era alzato il grido di allarme di una storica società della pallavolo cittadina (la Libero Volley), che dopo 35 anni rischia di chiudere i battenti per l’assenza di una palestra dove allenarsi e giocare (dopo la chiusura del Palasquarcia, un mistero che si trascina da quasi 2 anni senza che né la precedente né l’attuale amministrazione comunale si siano degnate di spiegarne le ragioni…), ora queste foto denunciano una situazione indegna, resa più inaccettabile dal fatto che si trascina ormai da anni. E che, per giunta, è da tempo ampiamente conosciuta dall’amministrazione comunale.
Lo testimonia in maniera inequivocabile la determina n. 1870 del 28 giugno 2018 con la quale è stata prorogata la gestione della struttura all’Asd Ascoli Basket fino al prossimo 31 dicembre. Nella determina si cita, infatti, un sopralluogo, effettuato da tecnici comunali qualche mese prima, che aveva evidenziato uno stato evidente di degrado della struttura, oltre alla mancanza del certificato di prevenzione incendi.
“Risulta in pessime condizioni il camminamento esterno dell’impianto e deficitaria la rampa di accesso” si legge nell’atto comunale. Che poi evidenzia anche come “le umide pareti degli spogliatoi offrono un quadro di apparente sudiciume”, la struttura sia “minata da infiltrazioni verificatesi a seguito di infiltrazioni dal tetto ove è posizionato un impianto fotovoltaico” e come “un recente furto ha lasciato porte divelte ed irrecuperabili”.
Quindi da almeno un anno e mezzo l’amministrazione comunale è perfettamente a conoscenza della situazione in cui versa il Palabasket. Non solo, la descrizione di alcune delle situazioni di degrado che viene fatta in quel documento si ritrova puntualmente in alcune delle foto che compongono la fotogallery. Inevitabile, quindi, chiedersi per quale ragione l’amministrazione comunale, pur essendo perfettamente a conoscenza della situazione (e, d’altra parte, basta passare anche una volta solo nella palestra in via Spalvieri per rendersene conto…) in tutto questo tempo non ha fatto nulla, lasciando che ragazzi e bambini continuino ad allenarsi e giocare in una struttura in quelle condizioni di degrado.
In realtà, però, proprio in concomitanza delle elezioni amministrative dello scorso maggio un intervento al Palabasket è stato effettuato. Solo che ha riguardato esclusivamente un adeguamento all’impianto di illuminazione in seguito all’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi. Anche in questo caso c’è un atto comunale, la delibera n. 176 del 27 agosto 2018 (“Approvazione del progetto definitivo opera 97 riqualificazione palestra polivalente di via Sparvieri”) a confermarlo.
Il documento istruttorio allegato alla delibera stessa non lascia spazio a dubbi ed interpretazioni e spiega come il progetto preveda i seguenti interventi: “nuovo impianto elettrico, inteso come punti luce, punti di presa e condutture; nuovo impianto telefonico; sistemazione impianto di messa a terra; nuova illuminazione a led; nuova illuminazione di emergenza.
Siamo al paradosso o, peggio ancora, alla vera e propria farsa. In pratica nella primavera del 2018 il sopralluogo dei tecnici comunali evidenzia l’indecente stato di degrado in cui versa la struttura e l’amministrazione comunale, di fronte ad un simile quadro, cosa fa? Sembra incredibile, ma decide semplicemente di preoccuparsi del nuovo impianto di illuminazione, con tanto di illuminazione a led.
Così, almeno, le indecenti condizioni di quell’impianto sportivo sono più facilmente visibili a tutti…