La gestione dei migranti “infiamma” la campagna elettorale


Fioravanti pubblica su facebook un video per fare definitivamente chiarezza sui suoi rapporti con la cooperativa che gestiva l’accoglienza dei migranti. Ma Travanti risponde con la pubblicazione di documenti che sembrano smentire il presidente del Consiglio Comunale

Doveva essere il chiarimento definitivo. Invece il video pubblicato sulla propria pagina Facebook martedì 21 maggio dal candidato Marco Fioravanti sulla gestione dei migranti rischia di diventare un clamoroso e imbarazzante autogol. Perché il giorno successivo, mercoledì 22 maggio, Claudio Travanti, che guida la lista “Movimento Ascolano” che sostiene il candidato sindaco Piero Celani, ha pubblicato un documento che smentirebbe clamorosamente quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Comunale in quel video.

Quello della partecipazione di Fioravanti alla cooperativa che gestiva l’accoglienza dei migranti a Carpineto è stato sin dall’inizio della campagna elettorale un ritornello che i suoi avversari, soprattutto quelli dell’altra parte del centrodestra, hanno ripetuto in continuazione. Con la riproposizione, in particolare, del video con il famoso “voi chi?” rivolto dallo stesso Fioravanti ad un giornalista che gli chiedeva spiegazioni in proposito.

Il presidente del Consiglio Comunale uscente non ha mai risposto, almeno fino a martedì scorso quando ha pubblicato sulla propria pagina facebook un video per fare definitivamente chiarezza in proposito. “La verità una volta per tutte sulle chiacchiere di una mia presunta partecipazione nella gestione dei migranti. Trasparenti e limpidi! Iniziamo a far paura” scrive Fioravanti nel presentare il video. Nel quale, in meno di 2 minuti, il candidato sindaco di una parte del centrodestra racconta come starebbero le cose.

 “La verità una volta per tutte – afferma Fioravanti –  Questo video è un atto dovuto visto che qualche anno fa ho avuto una reazione scomposta in un video di cui ho già chiesto scusa all’intervistatore. E’ un atto dovuto perché sento ancora chiacchiere messe in giro in modo strumentale, in questa campagna elettorale, sul mio presunto coinvolgimento nella gestione dei migranti. Ci sono questi 2 atti che dimostrano che sono tutte falsità. Questa è la visura della Camera di Commercio di tutte le mie partecipazioni a società e questa è la scheda professionale dove ci sono tutte le mie esperienze professionali e il mio curriculum vitae.

Ovviamente d’ora in poi chi dirà falsità verrà denunciato. Voglio raccontare le cose come stanno. Io sono stato dipendente socio-lavoratore di una cooperativa che faceva turismo e sono stato anche direttore di una struttura e sono rimasto fino al 2014. Dal 2014 sono andato in aspettativa e la stessa cooperativa ha iniziato a gestire i migranti dal 2015 quando già io non avevo più alcun tipo di rapporto né di tipo economico né di tipo decisionale. E poi sono andato via totalmente, oggi sono un imprenditore con la mia azienda di comunicazione. Questo l’ho voluto fare e l’ho voluto dire perché quando c’è un giovane pulito e onesto che vuole bene alla sua città, che vuole rinnovare la sua città ci sono vecchi politici che cercano di ostacolare con falsità. Oggi facciamo chiarezza per il bene e il rinnovamento di Ascoli”.

La sostanza è chiarissima, Fioravanti sostiene che non aveva più alcun tipo di rapporto con la cooperativa quando, nel 2015, ha iniziato ad occuparsi della gestione dei migranti. Discorso chiuso? Neanche per idea, perché il giorno successivo, mercoledì 22 maggio, Claudio Sesto Travanti, sempre su facebook, pubblica un documento che sembra smentire clamorosamente quanto affermato dal presidente del Consiglio comunale.

Si tratta del verbale dell’Assemblea dei Soci della cooperativa del 4 maggio 2015, nel corso della quale si parla proprio della gestione dei migranti da parte della cooperativa stessa. Ma dal documento pubblicato dal leader di “Movimento Ascolano” emergerebbe in maniera inequivocabile che Marco Fioravanti era presente a quell’assemblea, come socio ordinario.

Cari Ascolani, pubblico il verbale dell’assemblea della Cooperativa Giocamondo del 4 maggio 2015, in cui viene approvata l’accoglienza e la gestione dei migranti sia adulti che minori in località Carpineto – scrive Travanti – Perché pubblico questo documento? Per ripristinare la verità dei fatti ! Proprio ieri il candidato Sindaco, il “telecomandato Castelliano” Marco Fioravanti ha dichiarato tramite un video che gira su Facebook, che lui non c’entra più nulla con la Cooperativa Giocamondo sin dall’anno 2014. Dichiarando altresì, che non c’entra nulla con la gestione “affaristica” dei migranti. Bene, caro Fioravanti, questo documento smentisce tutto ciò che hai dichiarato e quindi ti invito a non prendere in giro politicamente i nostri concittadini ascolani. Hai partecipato a questa assemblea del 4 maggio 2015 approvando insieme ai tuoi colleghi soci (tu con il 3% e sembrerebbe che dall’anno 2018 non fai più parte della Cooperativa) l’accoglienza dei migranti…. ora non rimane che prendere atto!!!”.

Nella prima pagina del verbale dell’Assemblea c’è l’elenco dei soci rappresentanti presenti, tra cui, appunto, anche Marco Fioravanti (abbiamo deciso di non pubblicare la foto della pagina, nella quale è in evidenza il nome del presidente del Consiglio Comunale, per la presenza del nome di altri soci della cooperativa che, ovviamente, con questa disputa politica non c’entrano in alcun modo). Nella seconda pagina, poi, si legge “Il presidente comunica che nel 2015 l’attività di Giocamondo sarà tendenzialmente incentrata sul potenziamento dei servizi già in essere, inserendo quale unica novità la possibilità dell’occuparci dell’emergenza immigrazione ospitando minori o adulti (o entrambi) in strutture da prendere in gestione o affitto”.

Secondo quel verbale, quindi, sembrerebbe che Fioravanti, a differenza di quanto affermato nel video di martedì 21 maggio, nel 2015 faceva ancora parte di Giocamondo come socio, tanto da prendere parte all’assemblea. “Marco Fioravanti ha deliberato insieme agli altri soci l’accoglienza dei migranti – aggiunge Travanti in un successivo video – quindi non è vero che non c’entra niente. Sono stanco di sentire le sue bugie politiche. Ora se vuoi torna pure in Procura, io sono abituato a dire la verità con documenti alla mano”. Da parte del candidato sindaco  fino ad ora non è arrivata alcuna replica, nessuna spiegazione su quel documento. Che, ovviamente, se corrisponde alla realtà rappresenterebbe un clamoroso e inopportuno autogol di Fioravanti a pochi giorni dall’appuntamento elettorale.

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