“Frazioni abbandonate e scarsa trasparenza”: Diego Di Ovidio “boccia” il sindaco Flaiani
“Le varie anime di Folignano sono state trattate in maniera diversa, il sindaco ha realizzato solo il 15% del suo programma e quasi tutto su Villa Pigna. Nessuno sviluppo per Folignano e Piane di Morro. Abbiamo dato voce a chi era sempre stato trascurato”
Le prossime elezioni comunali(26 maggio) a Folignano segneranno di certo la fine di un’era. Quella dell’attuale sindaco Angelo Flaiani che ha guidato la città negli ultimi 10 anni e che, per la regola del terzo mandato, non può ripresentarsi, almeno come candidato sindaco. Un periodo lungo ed importante per Folignano che merita un approfondimento, una sorta di consuntivo finale il più possibile esaustivo.
Il modo migliore per farlo, a nostro avviso, è quello di mettere in contrapposizione le due diverse versioni, i due differenti bilanci di fine mandato, quello della maggioranza che ha governato il Comune e quello dell’opposizione. Per questo abbiamo sentito il sindaco Flaiani e quello che indiscutibilmente è stato il principale (per certi versi unico) rappresentante dell’opposizione, il consigliere comunale (e candidato sindaco alle prossime elezioni del 26 maggio) del Movimento 5 Stelle Diego Di Ovidio.
Partiamo proprio da lui che negli ultimi 5 anni con le sue battaglie, con le sue mozioni e con i suoi interventi ha sicuramente incalzato e probabilmente fatto anche da stimolo all’amministrazione comunale. Nei prossimi giorni, poi, pubblicheremo l’intervista con il sindaco Angelo Flaiani
Questi 5 anni in Consiglio comunale sono stati la tua prima esperienza in Comune. Cosa ti resta principalmente di questo periodo? “Una sensazione di impotenza, di fatto ero l’unico rappresentante dell’opposizione quindi in Consiglio comunale. Quasi sempre la discussione in pratica era fine a se stessa, non c’è mai stata alcuna dialettica all’interno della maggioranza. L’altra opposizione non ha fatto nulla, ad eccezione della consigliera Sciamanna. Il sindaco e i rappresentanti della maggioranza mi accusano di aver fatto opposizione sui social ma è una forma di sopravvivenza. Il senso di impotenza, inoltre, deriva anche dal fatto che molte della mozione che ho presentato sono state approvate ma poi in concreto non sono state realizzate”
“Tutto su Villa Pigna, Folignano e Piane di Morro abbandonate”
Come è cambiata in questi 5 anni Folignano? “L’ho detto nell’ultimo Consiglio comunale, le varie anime di Folignano sono state trattate in maniera diversa. Va ricordato che il nostro è un unico comune ma composto da realtà differenti. Il programma presentato dal sindaco e dalla sua maggioranza 5 anni fa è stato realizzato solo per un 15% e quasi tutto su Villa Pigna che sicuramente ha avuto uno sviluppo. Stessa cosa, però, non si può certo dire per Folignano e Piane di Morro. Ci sono situazioni davvero al limite, a Case di Coccia, ad esempio, la qualità della vita si è decisamente abbassata.
Da una parte è comprensibile perché Villa Pigna è la frazione più popolosa e di conseguenza porta più voti. C’è, quindi, l’idea che per vincere le elezioni il sindaco deve essere di quella frazione e, ovviamente, che la maggior parte degli interventi devono riguardare proprio Villa Pigna. Ma non è accettabile che si siano così trascurate le altre anime del Comune, per quanto riguarda Piane di Morro, ad esempio, tutto quello che è stato promesso in campagna elettorale non è stato fatto”
Nel complesso come giudichi l’operato del sindaco Flaiani? “Nel corso di questo secondo mandato le posizioni del sindaco si sono appiattite su quelle del Pd. Su alcune vicende in particolare, parlo dell’ospedale unico ma anche della partecipazione del Comune ad alcune società partecipate. Poi c’è il discorso dell’Agricultura Green Festival (il festival che si è svolto a settembre) che sicuramente è una bella iniziativa ma è costato 130 mila euro. Il sindaco ha sempre detto che veniva finanziato con fondi extracomunali ma tuttora in entrata risultano solo 9 mila euro. Ho chiesto informazioni ma ad oggi, dopo oltre 6 mesi, non ho ottenuto alcuna risposta”
Che meriti gli riconosci? “Quello di essersi adoperato per il risanamento dei conti del Comune. Che, però, non è andato di pari passo con il risanamento del territorio”
E cosa gli rimproveri principalmente? “Quello che è il primo punto del nostro programma elettorale. Ha abbandonato le frazioni più piccole. Ho fatto l’esempio di Case di Coccia dove addirittura non c’è neppure un punto dove possono giocare i bambini, un parco per loro. C’è semplicemente un piccolo riquadro di terra di 15 mq con un’altalena, null’altro. Poi c’è il grave problema delle macchine che sfrecciano in quella strada nel totale disinteresse del Comune. Oltre al discorso della sicurezza c’è anche il fatto con il passaggio continuo di mezzi pesanti quella strada è piena di buche profonde e pericolose. In particolare la mattina un numero consistente di camion pesanti, diretti verso Sant’Egidio, e di autobus transitano in quella strada, siamo convinti che quei transiti vadano eliminati. Stiamo valutando diverse situazioni alternative, la videosorveglianza ma anche semafori intelligenti”
“A rischio i 2,7 milioni di euro per le nuove scuole”
Questi 5 anni sono stati anche caratterizzati e condizionati dal terremoto che ha avuto forti ripercussioni anche a Folignano. Come giudichi l’operato del sindaco in questa emergenza? “Il Comune è stato sicuramente bravo per la capacità di ottenere i fondi ma ad oggi ancora nulla è partito, neppure la realizzazione delle scuole provvisorie. Evidentemente qualche errore di programmazione c’è stato. Siamo preoccupati soprattutto per il discorso che riguarda la realizzazione delle scuole definitive, si tratta di fondi vincolati. Entro giugno 2020 deve essere speso almeno il 40% dei fondi ed entro giugno 2021 devono essere completate. C’è il serio rischio di perdere quei 2,7 milioni di euro. Poi c’è il discorso delle macerie, per 2 anni non sono state rimosse ed ora, guarda il caso, a 2 mesi dalle elezioni sono state portate via. Infine non è stata gestita al meglio la vicenda del crollo della struttura integrata, hanno provato a farla rientrare nell’emergenza sisma ma l’assicurazione non paga perché c’è un’indagine in corso”
Che bilancio fai di questi 5 anni di opposizione? “Abbiano fatto quello per cui eravamo stati votati, cioè promuovere una maggiore trasparenza in Comune e dare voce a chi era sempre stato trascurato. A volte per questa nostra richiesta di trasparenza siamo stati criticati ma siamo fermamente convinti che questa è la strada giusta”
Hai qualche rimpianto? “Il principale rimpianto di questi 5 anni è quello di non aver visto concretamente portare avanti dal Comune alcune delle mozioni che abbiamo presentato e che l’amministrazione comunale aveva approvato. Parlo, ad esempio, del baratto amministrativo, delle bacheche informative. Ovviamente noi abbiamo fatto quello che dovevamo e potevamo ma resta il rammarico perché a parole il sindaco ha condiviso quelle nostre richieste ma poi in concreto non ha fatto nulla”