“Gial­lo” par­cheg­gi, trop­pi in­ter­ro­ga­ti­vi sen­za ri­spo­sta


La Saba cede alla dif­fi­da e ren­de noti i dati su in­cas­si e co­sti dei par­cheg­gi. Dai qua­li, però, emer­ge un inat­te­so “buco” di 8,5 mi­lio­ni di euro. E, so­prat­tut­to, come il pia­no eco­no­mi­co fi­nan­zia­rio al­le­ga­to alla con­ven­zio­ne del 2002 sia ri­sul­ta­to del tut­to “sbal­la­to”…

Per cer­ti ver­si inat­te­sa, alla fine è ar­ri­va­ta alla Com­mis­sio­ne con­si­lia­re ser­vi­zi è ar­ri­va­ta la let­te­ri­na di Na­ta­le del­la Saba. La so­cie­tà che ge­sti­sce la so­sta ave­va ri­spo­sto “pic­che” alla pri­ma ri­chie­sta del­la Com­mis­sio­ne, mo­stran­do i mu­sco­li. “L’ul­te­rio­re do­cu­men­ta­zio­ne ri­chie­sta non ci pare con­fe­ren­te e fa inol­tre ri­fe­ri­men­to a dati azien­da­li stret­ta­men­te ri­ser­va­ti” ave­va ri­spo­sto la Saba alla ri­chie­sta dei dati su in­cas­si e gua­da­gni avan­za­ta dal­la Com­mis­sio­ne. Il cui pre­si­den­te Mat­teuc­ci, però, non si è cer­ta­men­te la­scia­to in­ti­mo­ri­re, tan­to da in­via­re su­bi­to dopo una let­te­ra dif­fi­da. Alla qua­le que­sta vol­ta la so­cie­tà che ge­sti­sce la so­sta ha ri­spo­sto con ben al­tri toni e, so­prat­tut­to, for­nen­do le ci­fre ri­chie­ste.

Nel­l’ot­ti­ca del­la mas­si­ma tra­spa­ren­za e col­la­bo­ra­zio­ne, che ha sem­pre ca­rat­te­riz­za­to il no­stro rap­por­to con l’En­te con­ce­den­te, e pur con le ri­ser­ve già espres­se, al­le­ghia­mo pro­spet­to di ri­ca­vi e co­sti di ge­stio­ne re­la­ti­vo alla com­mes­sa per il pe­rio­do 2008-2017. Non ri­sul­ta di­fat­ti an­co­ra di­spo­ni­bi­le il det­ta­glio dei dati re­la­ti­vo al­l’an­no 2018 in quan­to non com­ple­ta­men­te ve­ri­fi­ca­ti e con­ta­bi­liz­za­ti” scri­ve la Saba nel­la let­te­ra del 27 di­cem­bre scor­so.

Ma pri­ma di ana­liz­za­re nel det­ta­glio i dati così come for­ni­ti dal­la so­cie­tà che ge­sti­sce la so­sta, sono do­ve­ro­se un paio di con­si­de­ra­zio­ni. La pri­ma ri­guar­da il la­vo­ro e il ri­sul­ta­to per ora ot­te­nu­to dal­la Com­mis­sio­ne e del suo pre­si­den­te Mat­teuc­ci. A cui, al di là del­le con­se­guen­ze con­cre­te che tut­to ciò de­ter­mi­ne­rà, va dato atto di aver fat­to in­nan­zi­tut­to chia­rez­za, per­met­ten­do ai cit­ta­di­ni asco­la­ni di co­no­sce­re l’e­sat­ta si­tua­zio­ne e i dati re­la­ti­vi ai par­cheg­gi. Ma an­che di aver, con la pro­pria azio­ne, riac­ce­so il di­bat­ti­to su un ar­go­men­to di pri­ma­ria im­por­tan­za per la cit­tà che sem­bra­va fi­ni­to nel di­men­ti­ca­to­io.

La se­con­da, ine­vi­ta­bil­men­te, ri­guar­da il sin­da­co Ca­stel­li, col­pe­vol­men­te as­sen­te in un di­bat­ti­to nel qua­le, come ve­dre­mo in se­gui­to, pro­prio lui do­vreb­be for­ni­re di­ver­se spie­ga­zio­ni. Ve­nen­do ai dati stu­pi­sco­no e non poco i man­ca­ti in­cas­si per ol­tre 8 mi­lio­ni e mez­zo di euro di­chia­ra­ti dal­la Saba. Un “buco” de­ter­mi­na­to da una me­dia di cir­ca 850 mila euro in meno in­cas­sa­ti ogni anno ri­spet­to al pia­no eco­no­mi­co fi­nan­zia­rio pre­vi­sto nel­l’or­mai fa­mo­si con­ven­zio­ne si­gla­ta (e poi ra­ti­fi­ca­ta dal Con­si­glio co­mu­na­le) nel 2002.

Com­ples­si­va­men­te emer­ge che i mag­gio­ri in­cas­si si ot­ten­go­no di gran lun­ga con i par­cheg­gi a raso, tut­ti gli anni so­pra il mi­lio­ne di euro (l’in­cas­so mas­si­mo nel 2010 con 1.236.000 euro), con il Par­cheg­gio di Tor­ri­cel­la che in me­dia pro­du­ce in­cas­si che non ar­ri­va­no a 300 mila euro al­l’an­no (solo nel 2015 e nel 2016 si è su­pe­ra­ta quel­la ci­fra) e quel­lo ex Gil che ha fat­to re­gi­stra­re l’in­cas­so mag­gio­re (63 mila euro) pro­prio nel 2017. Per quan­to con­cer­ne i co­sti di ge­stio­ne quel­li per Tor­ri­cel­la van­no da un mas­si­mo di 514 mila euro (2010) ad un mi­ni­mo di 345 mila euro (2017), quel­li per l’ex Gil da 139 mila (2009) a 54 mila euro (2014), men­tre quel­li per la so­sta a raso van­no da 299 mila (2009) a 156 mila euro (2013).

Ol­tre ai par­cheg­gi, la Saba in­cas­sa sol­di an­che dal ri­la­scio dei per­mes­si. In que­sto caso i dati for­ni­ti ri­guar­da­no il pe­rio­do che va dal 2014 al 2018, con in­cas­si di poco in­fe­rio­ri ai 100 mila euro, ad ec­ce­zio­ne del 2017 quan­do si è rag­giun­ta la quo­ta di 122 mila euro, e co­sti per il ri­la­scio che am­mon­ta­no a 225 mila euro. Nel com­ples­so in tut­ti gli anni pre­si a ri­fe­ri­men­to, i par­cheg­gi Tor­ri­cel­la e ex Gil sono tut­ti gli anni in pas­si­vo, men­tre la so­sta a raso fa re­gi­stra­re ogni anno un at­ti­vo su­pe­rio­re ai 700 mila euro, con l’an­no mi­glio­ra che ri­sul­ta es­se­re il 2013 quan­do l’at­ti­vo ha su­pe­ra­to il mi­lio­ne di euro.

Come det­to lo squi­li­brio di­chia­ra­to dal­la Saba na­sce dal man­ca­to ri­spet­to del pia­no eco­no­mi­co e fi­nan­zia­rio al­le­ga­to alla con­ven­zio­ne del 2002. Che, ad esem­pio, per il 2017 pre­ve­de­va un uti­le com­ples­si­vo di 1.673.000 ri­spet­to a quel­lo ef­fet­ti­va­men­te rea­liz­za­to di 767.000 euro (906.000 mila euro in meno). E la som­ma dei di­sa­van­zi ot­te­nu­ti dal 2008 al 2017 (a cui poi bi­so­gne­rà ag­giun­ge­re quel­lo del 2018) de­ter­mi­na, ap­pun­to, l’at­tua­le “buco” di 8,5 mi­lio­ni di euro.

Al di là dei tan­ti nu­me­ri snoc­cio­la­ti, i dati for­ni­ti dal­la Saba ine­vi­ta­bil­men­te ali­men­ta­no di­ver­si in­ter­ro­ga­ti­vi. Il pri­mo, il più scon­ta­to, ri­guar­da pro­prio la so­cie­tà che ge­sti­sce i par­cheg­gi. Per­ché vuo­le così te­na­ce­men­te con­ti­nua­re a man­te­ne­re la ge­stio­ne del­la so­sta che pro­du­ce gua­da­gni così cla­mo­ro­sa­men­te in­fe­rio­ri ri­spet­to a quel­li pre­vi­sti? Il se­con­do, al­tret­tan­to ine­vi­ta­bi­le, ri­guar­da i “geni” che han­no pre­di­spo­sto la con­ven­zio­ne del 2002 e il re­la­ti­vo pia­no eco­no­mi­co fi­nan­zia­rio.

In que­sti anni (in real­tà lo ave­va­mo de­nun­cia­to già al­lo­ra, nel 2002) ab­bia­mo sco­per­to quan­to sbi­lan­cia­ta a fa­vo­re del con­ces­sio­na­rio fos­se quel­la con­ven­zio­ne vo­lu­ta dal­l’al­lo­ra sin­da­co Ce­la­ni e ap­pro­va­ta poi dal Con­si­glio co­mu­na­le. Oggi sco­pria­mo an­che che il pia­no eco­no­mi­co fi­nan­zia­rio nel­la mi­glio­re del­le ipo­te­si è sta­to fat­to a caso, sen­za al­cu­na co­gni­zio­ne, tan­to da ri­sul­ta­re com­ple­ta­men­te e pa­le­se­men­te sbal­la­to (e non di poco).

L’al­tro in­ter­ro­ga­ti­vo  ri­guar­da l’at­tua­le sin­da­co Ca­stel­li. Che, come più vol­te ri­cor­da­to, nel­la cam­pa­gna elet­to­ra­le 2014 ave­va an­nun­cia­to di vo­ler pro­va­re a riac­qui­sta­re i par­cheg­gi. Al­l’e­po­ca era a co­no­scen­za del co­sto del­l’o­pe­ra­zio­ne? Non è un par­ti­co­la­re di poco con­to per­ché, è del tut­to evi­den­te, se l’o­pe­ra­zio­ne di riac­qui­sto fos­se par­ti­ta in quel pe­rio­do avreb­be com­por­ta­to dei co­sti mi­no­ri per il Co­mu­ne (e la pos­si­bi­li­tà di am­mor­tiz­za­re i co­sti stes­si in un mi­no­re las­so di tem­po).

Da par­te sua il pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne con­si­lia­re Mat­teuc­ci non sem­bra cer­to in­ten­zio­na­to a fer­mar­si e ha con­vo­ca­to nuo­va­men­te la Com­mis­sio­ne stes­sa, per ana­liz­za­re più nel det­ta­glio i dati, con l’in­ten­zio­ne poi di con­vo­ca­re an­che un Con­si­glio co­mu­na­le aper­to “per in­for­ma­re i cit­ta­di­ni e apri­re un con­fron­to pub­bli­co”.

Sa­reb­be quan­to mai op­por­tu­no e do­ve­ro­so, an­che per­ché po­treb­be fi­nal­men­te l’oc­ca­sio­ne per chie­de­re una vol­ta per tut­te spie­ga­zio­ni e chia­ri­men­ti al­l’ex e al­l’at­tua­le pri­mo cit­ta­di­no asco­la­no…