Nell’interrogazione, presentata dai consiglieri Ameli, Allevi, Bellini e Luciani Castiglia, si chiede di sapere anche “le eventuali ragioni di credito della Saba vantate nei confronti del Comune di Ascoli alla data odierna”. Intanto si attende la sentenza del Tar sul canone concessorio
Come da copione, con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative (primavera 2019) si torna a parlare di parcheggi, della Saba, della possibilità del Comune di riacquistare la gestione della sosta. Un film già visto, negli ultimi periodi del suo primo mandato (2009-2014) il sindaco Castelli ne aveva spesso parlato, lasciando chiaramente intendere che quella sarebbe stata una delle priorità del suo eventuale secondo mandato. E prima delle elezioni quello del riacquisto dei parcheggi dalla Saba era stato un tema centrale della sua campagna elettorale. Poi, come ben sappiamo (ma qualcuno finge di non ricordare), le cose sono andate diversamente.
Il riacquisto dei parcheggi da necessità per l’amministrazione comunale è ben presto diventato una “mission impossible”. E lo stesso sindaco, in Consiglio comunale, ha espressamente dichiarato che non è una soluzione percorribile per l’amministrazione comunale. Lo ha fatto rispondendo al consigliere comunale Francesco Ameli che, visti i 13 milioni di euro incassati dal Comune con la vendita di Piceno Gas, aveva chiesto che quei soldi (o parte di essi) fossero riutilizzati proprio per ricomprare i parcheggi. Sappiamo bene che, in realtà, quei 13 milioni servivano all’amministrazione comunale per mettere le toppe ad un bilancio che faceva acqua da tutte le parti (e non sono neppure risultati sufficienti…) e, quindi, non erano utilizzabili per i parcheggi.
Ma Castelli è andato oltre, spiegando dettagliatamente perché secondo lui (in totale antitesi con quanto aveva sostenuto precedentemente) non è possibile né conveniente per il Comune riprendere la gestione della sosta. Discorso chiuso, almeno fino a qualche settimana fa. Quando il consigliere comunale e presidente della VIII commissione consiliare permanente “servizi comunali”, Simone Matteucci, ha convocato una seduta della commissione stessa per discutere proprio dell’eventuale riacquisto dei parcheggi.
Superfluo sottolineare che avrebbe potuto (e dovuto) ricordarsene prima, a pochi mesi dalla fine di questo mandato amministrativo definire velleitaria l’iniziativa è addirittura riduttivo. In ogni caso tanto è bastato per scatenare (almeno secondo quanto si legge dai quotidiani locali) la reazione della Saba con una serie di (presunte) richieste che andrebbero dalla possibile revisione delle tariffe all’inserimento di nuove strisce blu in alcuni quartieri cittadini (Borgo Solestà, Campo Parignano), fino anche ad una revisione della sosta per disabili.
Quello che, invece, è certo è che potrebbe influire molto sulle prossime decisione del gestore della sosta la sentenza del Tar (attesa nelle prossime ore) sull’applicabilità o meno anche ai parcheggi del canone concessorio non ricognitivo applicato dal Comune, poco meno di 300 mila euro che (in caso di sentenza favorevole al Comune) la Saba dovrebbe pagare ogni anno. E proprio per far luce su tutti questi aspetti, il gruppo consiliare del Pd ha presentato un’interrogazione al sindaco, firmata da tutti i consiglieri comunali del gruppo stesso (Francesco Ameli, Roberto Allevi, Valentina Bellini e Giancarlo Luciani Castiglia) nella quale vengono chieste risposte anche su alcuni aspetti generali della convenzione e di carattere economico (come gli incassi derivanti dalla sosta e dalle sanzioni amministrative), assolutamente fondamentali.
La cosa a dir poco singolare è che alcuni di quei quesiti posti dall’interrogazione al sindaco Castelli sono gli stessi che, qualche giorno fa, il presidente della commissione consiliare “servizi comunali” Matteucci ha rivolto (in una lettera) al gestore dei parcheggi, la Saba. Cosa che lascerebbe immaginare che certi fondamentali dati (come gli incassi complessivi, gli incassi derivanti dalla sosta a raso e da quella dei due parcheggi, quelli derivanti dalle sanzioni amministrative) non siano attualmente conosciuti dal Comune (altrimenti per quale ragione Matteucci li chiede alla Saba?).
E non c’è certo bisogno di sottolineare quanto grave e inaccettabile sarebbe se davvero l’amministrazione comunale non fosse a conoscenza di questi dati. Non resta che aspettare che il sindaco risponda all’interrogazione (di seguito gli 11 quesiti posti nell’interrogazione), con la consapevolezza che nella migliore delle ipotesi il discorso sull’eventuale riacquisto dovrà comunque essere affrontato dalla prossima amministrazione comunale.
Sperando, naturalmente, di non dover assistere nuovamente al solito copione, con i proclami in campagna elettorale ai quali, poi, non seguono atti e iniziative concrete che vadano in quella direzione.
“Preso atto della convenzione firmata il 12 luglio 2002 tra il Comune di Ascoli Piceno e la Saba Italia spa, si interroga il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, per sapere:
- Le eventuali ragioni di credito della Saba Italia s.p.a. vantate nei confronti del comune di Ascoli Piceno alla data odierna, con relativi allegati.
- Gli incassi della Saba Italia s.p.a. derivanti dalla sosta a raso e nei parcheggi Ex Gil e Torricella.
- Gli incassi delle sanzioni amministrative degli ultimi 5 anni.
- Se risulta a vero come riportato sui quotidiani locali che “La Saba dopo la rinuncia ad alcuni posti .. chiede un riequilibrio”.
- Quali sarebbero le richieste della saba per sollecitare un riequilibrio delle condizioni
- Quando inizieranno i lavori di installazione dei parcometri che permetteranno il pagamento dello sforamento della sosta, e in quali aree del suolo comunale saranno ubicati.
- Se risulta in essere la probabilità di nuovi stalli blu nel quartiere di porta solestà ed in generale in altre zone della città, oltre quelli già attivati, come riportato sulla stampa locale (“un’idea buttata sul tavolo della trattativa”).
- Se risulta a vero che “si dichiara orientato a proporre nuovi spazi blu nella zona interna di Campo Parignano”.
- Se dalla Saba Italia è stata fatta una richiesta di modifica delle tariffe (Sempre come riportato dalla stampa locale).
- Quanti sono i permessi per invalidi presenti in città, e quali le azioni del comune volte a monitorare possibili falsi permessi per invalidi.
- Quali sono i motivi che andrebbero a stoppare la possibilità di sosta sugli spazi blu per i possessori di permesso per invalidi”.