Storica intesa con l’Istituto nazionale tumori, salto di qualità per la sanità marchigiana
Le Marche sono la prima regione a formalizzare l’accordo con la maggiore istituzione oncologica pubblica italiana che consentirà ai pazienti marchigiani di accedere alle stesse cure, anche quelle sperimentali, senza dover lasciare la regione per recarsi nel nord Italia
“Un’intesa storica per le Marche”. Così la vicepresidente della Regione, Anna Casini, commenta l’accordo siglato dall’Azienda ospedaliera universitaria marchigiana con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano e presentato nei giorni scorsi ad Ancona, nella sede di Torrette.
“L’Azienda Ospedaliera Universitaria marchigiana è la prima realtà a siglare una convenzione con il prestigioso istituto milanese per l’applicazione di protocolli condivisi e metodologie integrate – spiega Anna Casini – da oggi i cittadini marchigiani potranno trovare nella loro regione le stesse opportunità di diagnosi e cura dei tumori disponibili a Milano. Un’intesa veramente storica per le Marche: oltre a essere la prima Regione a formalizzare una cooperazione con il prestigioso Istituto, vengono assicurate opportunità di diagnosi e, conseguentemente di cura, all’avanguardia a livello internazionale.
La sanità marchigiana compie un ulteriore salto di qualità nella capacità dl risposta alle esigenze di salute dei cittadini. Le Marche, insomma, continuano anche in virtù della collaborazione sancita con l’autorevole istituto milanese, a porsi come un’eccellenza nazionale anche in campo oncologico, aprendo di fatto nuove e benauguranti prospettive di assistenza per i propri cittadini”.
L’accordo permetterà ai pazienti marchigiani di accedere alle stesse cure, anche quelle sperimentali, senza dover lasciare la propria regione per recarsi nel nord Italia. Cure che riguardano, specialmente ma non solo, le neoplasie toraciche e le forme tumorali più rare che nelle Marche colpiscono oltre 2 mila persone ogni anno. L’accordo permetterà alle due strutture di portare avanti progetti congiunti anche in termini di ricerca e, di conseguenza, accedere con più facilità ai finanziamenti pubblici per la lotta ai tumori.
Le Marche sono la prima regione a formalizzare una concreta cooperazione con il prestigioso istituto lombardo, la maggiore istituzione oncologica pubblica italiana, da sempre in prima linea per combattere le più diverse forme di patologia tumorale, consolidando le basi di un rapporto che, così sancito, consentirà di affinare e rafforzare gli strumenti, clinici e della ricerca, a disposizione della lotta ai tumori. In altre parole le aree in cui verrà applicata l’intesa sono ricerca, oncologica toracica e tumori rari.
E’ la direttrice della Clinica oncologica di Torrette, Rossana Berardi, ad illustrare i dettagli delle aree di intervento. “Implementeremo la ricerca clinica per consentire ai pazienti l’accesso alle terapie innovative ancora in fase sperimentale, l’elaborazione dei progetti scientifici congiunti, il trattamento delle neoplasie rare che globalmente rappresentano un terzo di tutti circa di tutti i tumori e dei tumori toracici. Entrambi le strutture hanno avuto analoghi percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali.
L’accordo viene formalizzato ora ma nasce e sancisce rapporti di collaborazione e stima che da anni legano noi professionisti delle due istituzioni, con l’obiettivo comune di offrire le migliori terapie ai pazienti e di favorire la ricerca scientifica in un ambito importante quale quello oncologico”.
“Ancora oggi, soprattutto per quanto riguarda le cure oncologiche, il paziente molte volte è costretto a spostarsi dalla propria regione di residenza, con carichi di difficoltà elevati dal punto di vista umano – spiega il direttore generale dell’Istituto nazionale tumori Stefano Manfredi – ed una delle soluzioni affinchè questo tipo di emigrazione si esaurisca è la creazione di reti tra Centri oncologici, come quella che da ora unisce il nostro istituto con il centro marchigiano.
I vantaggi sono a 360 gradi: il paziente riceve lo stesso trattamento che avrebbe nell’Istituto nazionale tumori di Milano ma è vicino a casa, con minori difficoltà burocratiche, con i familiari vicini e l’eventuale coordinamento del medico di medicina generale”.
“E’ sicuramente da incentivare questo tipo di iniziative che va oltre la collaborazione tra professionisti, diventando collaborazione tra istituzioni di ricerca ed enti assistenziali – aggiunge il direttore scientifico dell’Istituto nazionale tumori Giovanni Apolone – questo ha permesso di mettere a punto i migliori percorsi condivisi diagnostici e terapeutici, senza scordarsi della ricerca”.
Molto soddisfatto anche il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, che sottolinea come sin dalla fondazione l’Università “ha sempre collaborato con strutture assistenziali regionali, sviluppando attività di ricerca ed assistenziale di primissimo livello. Pertanto l’accordo con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano permetterà un ulteriore rafforzamento di queste attività, con un chiaro beneficio per i tutti i pazienti della regione”.
La convenzione, riconoscendo formalmente questa cooperazione biunivoca e paritaria, permette in definitiva sia di aumentare le possibilità di risposta alla patologia, in termini clinici e di ricerca, dal punto di vista medico e scientifico, sia di rendere minimi i disagi agli stessi pazienti e alle famiglie, evitando, salvo esigenze particolari e specifiche, spostamenti, viaggi e trasferte, attraverso l’applicazione di protocolli condivisi e metodologie integrate.
Resta quindi anche e soprattutto il cittadino al centro di questa cooperazione che si pone il duplice obiettivo di strutturare e rendere standard un percorso comune costruito sul confronto sanitario continuo – e non più episodico – le cui ricadute investono l’assistenza e la cura dei pazienti, nonché la partecipazione ai bandi e ai progetti, in particolare di carattere europeo, dove la sinergia tra Enti e la relativa messa in comune delle competenze rappresenta storicamente un potenziale valore aggiunto per la loro aggiudicazione.
Gli Ospedali Riuniti e le Marche, insomma, continuano anche in virtù della collaborazione sancita con l’autorevole istituto milanese, a porsi come un’eccellenza nazionale anche in campo oncologico, aprendo di fatto nuove e benauguranti prospettive di assistenza per i propri cittadini.