Dopo mesi di silenzio il sindaco Castelli interviene sulla vicenda degli interminabili lavori alla Luciani, smentendo ciò che ha sempre dichiarato da due anni a questa parte e fornendo una ricostruzione idilliaca della situazione, smentita dagli atti comunali
Dalla telenovela alla farsa il passo è breve. Dopo un lungo e imbarazzato silenzio, alla fine il sindaco Castelli, dopo l’ultimo articolo pubblicato una settimana fa (“Figuraccia del sindaco e del Comune, aumenta il costo dei lavori alla scuola Luciani”), è intervenuto sull’incredibile vicenda degli interminabili lavori alla scuola media Luciani (corpo est). Ma, in tutta sincerità, forse sarebbe stato meglio se avesse continuato a tacere, visto l’allucinante contenuto del comunicato stampa che riporta le sue e le dichiarazioni dell’assessore Brugni.
Fedele al famoso motto di Totò (“negare sempre, anche di fronte all’evidenza”), il primo cittadino ha raccontato una delle sue solite surreali storielle, per nulla attinenti alla realtà. E, soprattutto, smentita dagli atti comunali (da lui stesso firmati e approvati) e in totale contrasto con le sue precedenti dichiarazioni sull’argomento.
Un modello… di superficialità!
Sorvolando su affermazioni ai limiti del ridicolo come “i lavori alla scuola Luciani sono un modello per la città e per l’Italia” (parliamo di lavori che dovevano già essere terminati il 12 dicembre 2017 e che, grazie alla superficialità del Comune, ora costeranno 222 mila euro in più rispetto al previsto, proprio un bel modello…) questo è quanto sostiene il sindaco:
“In un periodo precedente agli eventi sismici questa Amministrazione aveva già avviato tutte le procedure per ottenere fondi ministeriali per il consolidamento del plesso di via Napoli. Somme che sono state, alla luce dei fatti, ancora più provvidenziali nel momento in cui abbiamo dovuto agire prontamente per sanare la situazione generata dal terremoto che ha ulteriormente sollecitato tutta la struttura. Lavori complessi portati a termine in modo egregio e che garantiranno ai nostri giovani, già dal prossimo anno scolastico, di frequentare le lezioni con una serenità maggiore e con la consapevolezza di trovarsi in una scuola sicura.
L’indice di rischio, infatti, che si concretizzerà, sarà oltre l’1, cioè un valore superiore rispetto a quanto richiesto dalle norme ministeriali. Ma non ci siamo fermati qui. L’obiettivo era, ed è, quello di ottenere una riqualificazione e un consolidamento strutturale completi e perfetti sotto ogni aspetto. Per questo non abbiamo tralasciato quegli accorgimenti per ci permetteranno di avere, nel 2019, un edificio impeccabile dal punto di vista della sicurezza. Proprio per garantire il massimo risultato in termini di miglioramento sismico, infatti, abbiamo previsto un’integrazione di spesa che rappresenta circa il 40% in più di quella stabilita in prima battuta. Somme che, comunque, rientrano nell’importo già finanziato e relative a lavori preventivamente autorizzati dalla Regione Marche“.
“Relativamente all’ultimo piano dell’edificio – ha aggiunto l’assessore Brugni – verranno svolti ulteriori lavori di routine, che interesseranno alcune parti ammalorate della struttura, normalmente evidenti solo dopo l’asportazione dell’intonaco. Per queste è previsto un rafforzamento. Consolidamenti che comporteranno, come da prassi, anche la sostituzione degli infissi e la rimozione e il ripristino degli impianti. Un’operazione di norma riscontrabile in queste fasi successive ai primi interventi, che contribuirà a valorizzare la definizione di tutta l’opera“.
Lavori terminati… forse tra 60 giorni!
Quanto poco aderenti alla realtà siano le dichiarazioni di sindaco e assessore è dimostrato dal fatto che i lavori sono tutt’altro che terminati, come dimostra la determina n. 1672 del 4 giugno nella quale viene concessa un’ulteriore proroga di 60 giorni. L’aspetto più comico del comunicato, però, è che il sindaco, con una giravolta di 360 gradi, smentisce se stesso, affermando esattamente il contrario di quanto ha sempre ripetuto, fino alla noia, in questi 2 anni.
“Lo sciame tellurico ha rappresentato un vero e proprio collaudo per le scuole della nostra città e nel caso della scuola Luciani si può parlare di un collaudo brillantemente superato” scriveva il 4 giugno 2017 il sindaco nella lettera inviata alla dirigente scolastica. Concetto ripetuto dal dirigente comunale nella risposta scritta all’interrogazione del consigliere comunale Ameli e più volte ribadito dal primo cittadino stesso di fronte alle nostre e alle rimostranze del Comitato Scuole Sicure.
Ora, invece, Castelli ammette che in realtà le scosse hanno creato problemi alla scuola (“la situazione generata dal terremoto che ha ulteriormente sollecitato la struttura”). Una giravolta non da poco che, però, prelude a quella che secondo il primo cittadino è una buona notizia: la massima sicurezza dell’edificio, con un indice di rischio addirittura superiore ad 1, cioè maggiore di quanto richiesto per assicurare la sicurezza stessa.
Questo nei sogni del primo cittadino. Al di là della confusione tra adeguamento e miglioramento (che sono cose completamente differenti) e del costo dell’intervento che appare troppo basso per un eventuale adeguamento, l’ottimismo del sindaco è stato già ampiamente smontato dal dirigente comunale Progettazione e Gestione OO.PP. Che, nella risposta all’interrogazione del giugno 2017 del consigliere comunale Ameli, scriveva: “il valore effettivo dell’indice di rischio post intervento può essere determinata con esattezza solo seguito di un’adeguata progettazione esecutiva che si traduce in una verifica sismica post intervento”.
Senza una nuova verifica di vulnerabilità al termine dell’intervento quello fornito dal sindaco è un numero privo di valore.
Cause imprevedibili… previste un anno e mezzo fa!
L’apice del paradosso, ai limiti della farsa, si raggiunge però quando il sindaco e l’assessore tentano di trasformare un errore dell’amministrazione comunale, che ha determinato un aumento di circa il 40% del costo dell’intervento, in un motivo di vanto, in una modifica appositamente voluta per “garantire il massimo risultato” e che “contribuirà a valorizzare la definizione di tutta l’opera“.
I fatti e, soprattutto, gli atti comunali dimostrano invece che siamo di fronte all’ennesima clamorosa dimostrazione di incapacità di programmare, di disarmante e inaccettabile superficialità e approssimazione. La determina n. 1672 dell’11 giugno non lascia dubbi in proposito, l’ulteriore intervento che determina un costo aggiuntivo di 222.596,63 euro non è stato programmato ma si è reso necessario per degli imprevisti, la scoperta, all’ultimo piano, di “strutture che hanno mostrato notevoli zone ammalorate” (lo spiega il documento istruttorio).
Nell’atto di sottomissione e nel verbale di concordamento nuovi prezzi (allegato alla determina) viene detto il problema è emerso in corso d’opera “per cause impreviste e imprevedibili nella fase progettuale”. Il fatto, però, è che quelle novità tutto erano meno che “impreviste e imprevedibili”. Sarebbe stato sufficiente effettuare nuovamente la verifica di vulnerabilità sismica dopo l’interminabile sequenza sismica per scoprire, prima che partissero i lavori, che la situazione era peggiorata rispetto a 2 anni prima.
Lo abbiamo chiesto più volte, come noi anche il Comitato Scuole Sicure e il consigliere comunale Ameli. Il sindaco ha sempre risposto che non era necessario sostenendo la bizzarra tesi che le migliaia di scosse non avevano in alcun modo mutato la situazione. Ora, dopo che lui stesso ha ammesso che invece le scosse di problemi ne hanno provocato, si raccolgono i frutti di quell’insensato comportamento.
Conoscendo il primo cittadino non ci saremmo comunque aspettati una seria e doverosa autocritica. Ma che addirittura cerchi di far passare un suo gravissimo errore come qualcosa di cui vantarsi è davvero troppo. A lui, all’assessore Brugni e a tutta l’amministrazione comunale, ricordiamo in breve tutto l’iter di questa sconfortante vicenda.
Lavori scuola Luciani corpo est, la storia infinita
17 GIUGNO 2017. Decreto n. 171 del Presidente del Consiglio dei Ministri stanzia fondi per la riduzione rischio sismico (ripartiti tra le Regione)
OTTOBRE 2014. Relazione tecnica per la verifica di vulnerabilità sismica della scuola media Luciani (corpo est) propedeutica alla richiesta di finanziamento per l’intervento di miglioramento sismico. Indice di rischio riscontrato: 0,2
29 SETTEMBRE 2015. Con decreto n. 311/ITE la Regione Marche approva graduatoria per ammissione a finanziamento degli interventi di prevenzione del rischio sismico e assegna al Comune di Ascoli 1.044.620,10 per il “miglioramento sismico della scuola media Luciani – corpo est”
6 DICEMBRE 2016. Con delibera 237 la giunta comunale approva il progetto definitivo-esecutivo dell’intervento
9 DICEMBRE 2016. Con determina n. 1691 viene indetta la gara per l’affidamento dei lavori “mediante procedura negoziata” con il criterio del maggior ribasso. Nella determina si stabilisce anche che “il tempo utile per dare compiuti i lavori è di 180 giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data del verbale di consegna dei lavori”
28 DICEMBRE 2016. Con determina n. 1819 l’appalto viene aggiudicato alla Trivell Fond per un importo complessivo di 662 mila euro. Si ribadisce anche che i lavori devono concludersi entro 6 mesi e si stabilisce che, per non intralciare l’andamento dell’anno scolastico, partiranno al termine dello stesso, a giugno 2017
4 GIUGNO 2017. Nella lettera inviata alla dirigente scolastica della Luciani il sindaco afferma che la scuola ha “brillantemente superato il collaudo rappresentato dallo sciame tellurico”
6 LUGLIO 2017. Nella risposta scritta all’interrogazione del consigliere comunale Ameli, il dirigente comunale Settore Progettazione e Gestione OO.PP. conferma quanto sostenuto dal sindaco sul fatto che non è necessaria una nuova verifica di vulnerabilità sismica prima dell’inizio dei lavori perché “il grado di rischio resta comunque identico (alla verifica di ottobre 2014) anche dopo plurimi eventi sismici”. Sull’equivoco miglioramento o adeguamento afferma che “il valore effettivo dell’indice di rischio post intervento” potrà essere determinato solo da una nuova verifica al termine dell’intervento stesso. Infine afferma che i lavori sono iniziati il 12 giugno 2017 (quindi devono terminare entro il 12 dicembre 2017)
12 SETTEMBRE 2017. Con determina n. 1373 viene approvato il 1° stato di avanzamento dei lavori, dal quale risulta che al 31 agosto i lavori eseguiti sono pari a 227 mila euro (il 36,5% del totale dell’intervento)
5 APRILE 2018. Con determina n. 973 viene approvato il 2° stato di avanzamento dei lavori dal quale risulta che al 23 marzo 2018 i lavori eseguiti sono pari a 498.613,63 euro (il 75% del totale dell’intervento). Sono passati 10 mesi dall’inizio dei lavori che dovevano concludersi in 6 mesi
3 MAGGIO 2018. Con determina n. 1206 viene affidato alla Technogeo di Montecosaro l’incarico per l’effettuazione di prove ed indagini strutturali “inerenti ai lavori di miglioramento sismico della scuola media Luciani – corpo est”
11 GIUGNO 2018. Con determina n. 1672 viene approvata la perizia di variante in corso d’opera dei lavori di miglioramento sismico della scuola media Luciani, corpo est nella quale vengono previsti lavori suppletivi per 222.596,63 euro. Nel documento istruttorio allegato viene spiegato che tali lavori sono necessari per “cause impreviste e imprevedibili nella fase progettuale”, cioè dalla scoperta all’ultimo piano di “strutture che hanno mostrato notevoli zone ammalorate”. Nella determina viene anche concessa una proroga alla scadenza del termine dei lavori (che in realtà dovevano concludersi il 12 dicembre 2017…) di 60 giorni
SECONDO STRALCIO DI INTERVENTO (CORPO OVEST). Con delibera n.119 del 4 giugno 2018 è stato approvato il progetto definitivo dell’intervento i cui lavori, secondo quanto promesso dal Comune, dovevano iniziare proprio a giugno 2018. Ora si è in attesa del progetto esecutivo e “dell’individuazione delle modalità di aggiudicazione dei lavori”