Per mesi i due partiti hanno “bisticciato”, si sono scambiati insulti e dichiarazioni di fuoco facendo credere a qualche sprovveduto giornalista che mai sarebbero finiti insieme. Invece erano solo screzi tra innamorati e, alla fine, come sempre l’amore trionfa…
Sul sempre più probabile accordo di governo (a tutti gli effetti un’alleanza ma non si può definire tale perché poi qualcuno si offende…) tra Movimento 5 Stelle e Lega si sono scritti e si continueranno a scrivere fiumi di parole. Si sono espressi illustri commentatori, esimi politologi, le migliori (o peggiori, dipende dai punti di vista) penne del giornalismo italiano si sono prima lanciati in ipotesi e previsioni (puntualmente smentite), poi come se nulla fosse ci hanno abilmente spiegato le infinite ragioni per cui “era già tutto previsto”.
Umilmente, ammettendo di non essere consoni a certi livelli, non proviamo neppure ad addentrarci in analisi e approfondimenti complessi. Molto più semplicemente e con un po’ di ironia ci limitiamo a fornire una lettura semiseria sulla base delle dichiarazioni dei mesi passati dei protagonisti di questo matrimonio (e di alcune “illuminate” previsioni) che, per chi sapeva bene interpretarle, non lasciavano dubbi sul fatto che l’accordo ci sarebbe stato. E non, come potrebbe insinuare qualcuno, perché si sa che i politici (anche quelli cosiddetti “nuovi”) sono tutti uguali e puntualmente fanno esattamente l’opposto di quello che dicono.
Molto più semplicemente perché, come chi ben conosce i detti popolari, “chi disprezza, compra”. Fatta questa doverosa premessa ecco una rapida carrellata (si tratta di un sunto perché di dichiarazioni dal contenuto simile se ne potrebbero citare a centinaia solo negli ultimi mesi…) delle dichiarazioni più significative dei protagonisti delle due parti in causa.
“Salvini? fa più schifo di Renzi e Berlusconi!”
Beppe Grillo 23 gennaio 2017 su twitter: “Salvini, Meloni mangiate tranquilli. Il M5S non fa alleanze con quelli che da decenni sono complici della distruzione del Paese”
Beppe Grillo ottobre 2017 – articolo sul suo blog dal titolo “Matteo Salvini il grande bluff”: “Matteo Salvini ha gettato definitivamente la maschera. E’ uno di loro. E’ un traditore politico, leggi tutto quello che ha fatto e fallo leggere ai tuoi amici. E’ vergognoso (…) Davano del mafioso e del piduista a Berlusconi e ora sono fedeli alleati nelle Regioni e nei Comuni. Volevano bruciare il tricolore e sono alleati della nazionalista Meloni. Urlavano Roma ladrona e oltre a non tagliarsi mai lo stipendio si sono intascati 180 milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti (di cui 48 utilizzati in maniera illecita).
Ora Salvini ha gettato definitivamente la maschera. Si è alleato con Berlusconi, Renzi, Alfano, Verdini, Casini vendendosi completamente proprio a quel sistema che per anni ha fatto finta di contrastare, ingannando i cittadini. La conclusione è che Salvini fa più schifo di Renzi e Berlusconi messi insieme”
Luigi Di Maio novembre 2017: “Se Salvini cerca di rifarsi una verginità politica, ammiccando ancora ad un’alleanza con noi sbaglia di grosso. Ripeto per l’ennesima volta: il M5S non fa accordi e alleanze con i partiti che hanno disintegrato il nostro Paese”
Roberto Fico 27 gennaio in tv: “Non capisco perché se ne parla, è impossibile che accada Non potremo mai stare insieme alla Lega al governo, siamo culturalmente e geneticamente diversi”
Luigi Di Maio 30 gennaio ai giornali: “Non so se qualcuno la mattina beve e inizia a scrivere certe cose. Comunque lo ripeto per chi non lo avesse capito, noi non facciamo alleanze e non andremo mai al governo con Salvini e Meloni”
“Non faremo mai come Scilipoti, è un impegno solenne”
Matteo Salvini 21 febbraio 2018 Repubblica Tv: “Quando vedevo Scilipoti pensavo non mi piace, noi non saremo mai così. Quindi posso assicurare, mai al governo con i 5 Stelle, prendo un impegno solenne”
Matteo Salvini 2 marzo Ansa: “Io penso che nei sondaggi il M5S è sopravvalutato. In ogni caso ribadisco che non ci saranno accordi e alleanze con loro. Con Renzi, Grillo e la Boldrini non abbiamo niente a che fare”
Matteo Fedriga (capogruppo Camera Lega Nord) 5 marzo in tv: “Non vedo alternative ad una coalizione del centrodestra. Come ha detto ieri Giorgetti i nostri interlocutori sono gli alleati. Le strade con i grillini sono e resteranno sempre chiuse”
Roberto Maroni 18 marzo in tv: “E’ impossibile un governo insieme al M5S, intanto per un’evidente incompatibilità non solo dei programmi ma anche per gli effetti devastanti che avrebbe. Credo davvero che ci possa mai essere un accordo e un’alleanza tra due entità così differenti”
Ha ragione Travaglio, l’informazione italiana è inattendibile…
Se, nonostante queste ripetute dichiarazioni d’amore tra le due parti, ci fossero stati ancora dubbi, a fugarli definitivamente ci hanno pensato alcuni giornalisti che in queste settimane ci hanno spiegato in tutte le salse per quali ragioni era impossibile che Lega e Movimento 5 Stelle potessero fare un governo insieme (ragion per cui non c’erano dubbi che, invece, l’accordo ci sarebbe stato…).
In particolare in quest’opera di convincimento si è cimentato il “Fatto Quotidiano” e le sue penne più in vista. Il 7 marzo scorso, ad esempio, in un lungo articolo dal titolo che non lasciava alcun dubbio in proposito, “M5S-Lega, perché è un’alleanza impossibile”, venivano elencate una serie infinita di ragioni per cui non c’era neppure una possibilità di accordo, con l’aggiunta di una buona dose di ironia nei confronti di chi invece aveva ipotizzato il contrario.
“In questi anni – iniziava l’articolo – quelli che ne capiscono (commentatori e giornalisti) hanno stabilito che l’unico alleato possibile dei Cinque Stelle fosse la Lega”. Superfluo aggiungere che, per il “Fatto Quotidiano”, quei commentatori e giornalisti avevano preso un clamoroso abbaglio.
“Se uno volesse andare oltre la semplificazione M5S=Lega – si legge ancora – si chiederebbe su quali punti programmatici dovrebbe basarsi un’eventuale alleanza, a parte la presunta comune etichetta di populismo. E scoprirebbe che i punti di contatto sono praticamente assenti”. Nel proseguo dell’articolo venivano poi spiegate tutte le innumerevoli differenze tra i due partiti, privi di qualsiasi possibilità di contatto.
A rincarare la dose alcuni giorni dopo (18 marzo) sugli schermi de La7 ci pensava il direttore del “Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio, che senza alcun dubbio affermava: “non ci sarà mai un governo tra Lega e M5S. Tra Di Maio e Salvini non ci sarà mai una sintesi”. Anche Travaglio, poi, non ha perso l’occasione per sbeffeggiare i suoi colleghi affermando che “i giornali scrivono tutti i giorni che sta arrivando un governo Lega – 5 Stelle ma io non ci credo, la nostra informazione non è attendibile”.
Addirittura oltre si è spinto Andrea Scanzi che, soltanto pochi giorni fa, definiva “disadattati neuronali” coloro che “non capendoci come sempre una sgarbi” prefiguravano un accordo tra Lega e M5S (“Salvimaio” nella definizione del giornalista del “Fatto Quotidiano”), per poi riproporre senza dubbi quella che ormai è la sua vera e propria ossessione: “si profila all’orizzonte lo scenario di sempre, da me e non solo da me raccontato prima del voto: Renzusconi”.
Al di là della facile ironia su Scanzi e Travaglio (ha perfettamente ragione, la nostra informazione non è attendibile e lui ne è l’esempio più eclatante…), non c’è nulla di cui scandalizzarsi. Le cose nel mondo della politica italiana funzionano così da decenni e solo chi non vuole vedere la realtà poteva illudersi.
Alla fine, comunque, tutto è bene quel che finisce bene. I due promessi sposi, dopo i tradizionali screzi tra innamorati, convoleranno a nozze e “vissero tutti felici e contenti” (almeno si spera…). L’unico problema riguarda gli ultras delle due parti che in tutti questi mesi hanno creduto davvero che le due parti si “odiassero” ed hanno inondato i rispettivi profilli social di post carichi di pesanti (e in diversi casi anche offensive) critiche nei confronti del presunto nemico.
A loro, dopo il “contrordine compagni”, ora spetta il faticoso compito di rimuovere tutti quei post per poter così convincersi che “tutto questo non è mai accaduto…”.