Parte l’avventura in moto 2 di Fenati tra sogni e qualche certezza
Inizia domenica in Qatar il mondiale 2018 che vede Romano Fenati debuttare in Moto 2. Dopo test stagionali più che positivi l’obiettivo del pilota ascolano è di stare stabilmente tra i primi dieci, cercando magari di conquistare qualche podio e qualche vittoria
Domenica avrà inizio il motomondiale 2018. Per la prima volta nella sua carriera Romano Fenati correrà nella classe di mezzo, la Moto 2. Il pilota ascolano sarà in sella alla moto del team Snipers, lo stesso con cui ha corso l’anno scorso. Anche la squadra di Fenati è al debutto in Moto 2, visto che fino all’anno scorso aveva soltanto una lunga esperienza in Moto 3 e nella vecchia 125 in precedenza. La moto di Fenati sarà equipaggiata dal telaio Kalex, stesso telaio che ha vinto il titolo piloti sei volte negli ultimi sette anni, e cinque volte il titolo costruttori. Il pilota ascolano correrà con il numero 13, visto che il suo storico 5 era già occupato da un altro pilota.
La stagione sarà composta da 19 gare, una in più rispetto alla passata stagione. Tutte le piste su cui si è corso l’anno scorso saranno presenti anche quest’anno e ci sarà l’ingresso del gran premio della Thailandia. Si inizia per l’appunto domenica in Qatar e la stagione avrà termine il 18 novembre a Valencia. Per quanto riguarda i gran premi di casa, il 3 giugno si correrà al Mugello, mentre il 9 settembre ci sarà il gran premio a Misano.
Fenati difficilmente potrà lottare per il titolo al primo anno in Moto 2. L’ultimo a vincere il mondiale da debuttante nella classe di mezzo è stato Dani Pedrosa nel 2004, ma il pilota spagnolo aveva la moto del team Honda ufficiale. Fenati invece corre con un team debuttante e difficilmente sarà della partita iridata vista anche la concorrenza. Infatti una Moto 2 con così tanti pretendenti al titolo non si vedeva da anni. I favoriti sono Miguel Oliveira e Brad Binder, che corrono con il team della Red Bull, ma anche Alex Marquez, Pecco Bagnaia e Mattia Pasini si candidano ad essere parte della lotta, senza contare Hector Barbera e Sam Lowes, che arrivano dalla MotoGP.
Fenati quindi deve puntare ad adattarsi, portarsi a casa tanti punti e prestazioni convincenti per poi arrivare a giocarsi il titolo nel 2019. Essere stabilmente in zona punti e in top ten è quello a cui l’ascolano deve puntare realisticamente ma non è impossibile portarsi a casa qualche piazzamento sul podio e magari anche una vittoria. Un titolo che invece è alla portata quest’anno è quello di rookie dell’anno. Il suo più grande avversario sarà sicuramente Joan Mir, con cui Fenati si è giocato il titolo in Moto 3 l’anno scorso.
I test prestagionali sono andati abbastanza bene. Fenati è migliorato nel corso di ogni sessione, mostrando un feeling sempre maggiore con la sua moto e riuscendo a girare con tempi sempre più vicini a quelli dei primi, tanto che nell’ultima sessione di test ha chiuso al settimo posto complessivo e si è anche piazzato terzo in una delle giornate. Ovviamente a test positivi va poi dato seguito in campionato ma considerando che Fenati da sempre rende più in gara rispetto che sul giro secco i segnali sono più che positivi. Ora non ci resta che lasciare il responso alla pista e sperare che Fenati dimostri il suo talento così come ha fatto in tutti gli anni nel motomondiale. (DDS)