Nel video, pubblicato da “Il Fatto Quotidiano”, si vede il sindaco di Offida con il tradizionale “guazzarrò” sferrare un pungo nei confronti di un ragazzo e poi tentare di portare altri colpi, prima di essere fermato e portato via. E tra pochi giorni è di nuovo l’ora del “Bove Finto”…
Spunta un nuovo video, il secondo, sulla vicenda accaduta lo scorso anno ad Offida in occasione del “Bove Finto” e che coinvolge il sindaco Valerio Lucciarini. A pubblicarlo è “Il Fatto Quotidiano” nell’edizione on line, mentre un lungo articolo su quanto è accaduto è pubblicato anche nell’edizione cartacea in edicola oggi.
Un video che, se possibile, peggiora la situazione del sindaco perché gli episodi violenti in realtà sarebbero due. A quello noto nei confronti di una ragazza (e mostrato con sconcertante evidenza dal primo video pubblicato nei mesi scorsi) se ne aggiunge ora un altro in cui si vede Lucciarini, con il tradizionale “guazzarrò” (la veste bianca e rossa che si indossa in occasione del “Bove Finto”), colpire con un pugno un ragazzo e tentare di portare altri colpi, prima di essere fermato e portato via. Un’immagine non meno sconcertante e imbarazzante di quella in cui si vede il sindaco colpire al volto la ragazza che lascia davvero senza parole.
A rendere il tutto più paradossale e sconfortante è quanto viene riportato nell’articolo de “Il Fatto Quotidiano”, con le dichiarazioni dello stesso Lucciarini secondo cui quanto accaduto “è tutta colpa del farmaco contro la psoriasi. E’ vero ho colpito una donna, anche un uomo alla festa del paese. Ma non ricordo nulla. Mi maledico per quello che ho fatto… è una festa particolare. Nessuno mi crederà ma tutto dipende da un medicinale a base di erbe contro la psoriasi. Ha triplicato gli effetti dell’alcol, perché avevo bevuto. Ma io di solito non bevo un goccio, non mi drogo. Questo è il problema”.
“E’ successo ma non ricordo niente – prosegue il sindaco di Offida, almeno secondo quanto si legge nell’articolo – ho già chiesto perdono a tutti, ma ora farò altri atti esemplari per dimostrare che sono pentito dei miei errori. Con il ragazzo siamo diventati amici. E la donna ha ritirato la querela”. Detto che la Procura ha comunque deciso di procedere d’ufficio, è chiaro che l’aspetto penale e giudiziario della vicenda è assolutamente secondario. E comunque si concluderà non cambierà in alcun modo la sostanza delle cose che abbiamo più volte sottolineato. E le dichiarazioni di Lucciarini, a meno che “Il Fatto Quotidiano” non se le sia inventate “di sana pianta”, lungi dal giustificare il comportamento del primo cittadino, oltre ad apparire a dir poco paradossali, semmai peggiorano la sua posizione, comunque già senza il secondo video e senza quelle affermazioni assolutamente indifendibile.
Perché se davvero quel particolare medicinale alle erbe produce determinati effetti, a maggior ragione il sindaco doveva evitare di bere e di lasciarsi coinvolgere dal clima festivo ma spesso un po’ rissoso del Bove Finto. Lo imponeva il suo ruolo istituzionale, così come ora, sempre l’importanza e la credibilità del ruolo che riveste, gli imporrebbe le dimissioni da sindaco al più presto (per la verità è già ampiamente tardi…), unico “atto esemplare” possibile e in grado di restituire un minimo di dignità alla città. Che non merita e non può continuare ad essere guidata da chi si è macchiato di tali inaccettabili comportamenti.
Intanto, visto l’approssimarsi del Carnevale e della nuova edizione del “Bove Finto”, naturalmente l’auspicio è che quest’anno il sindaco (visto che ormai si è capito che Lucciarini resterà comunque incollato alla sua poltrona, nonostante tutto…) resti bello chiuso in casa e lontano da qualsiasi genere di bevanda alcolica…