“Zone terremotate colpevolmente dimenticate” accusano il sindaco di Sarnano e i comitati del cratere dopo la pubblicazione su Marche Tourismo del primo spot. “E’ solo il primo, verranno valorizzate anche le zone terremotate e i Sibillini” replica la Regione
E’ bastato uno spot di 55 secondi per innescare la prima feroce polemica del 2018. Era già accaduto lo scorso anno, quando ancora si era in piena emergenza terremoto, si è ripetuto quest’anno nelle stesse modalità. Da una parte l’accusa di aver completamente dimenticato le zone terremotate, dall’altra la sottolineatura di un presunto uso improprio dei fondi pubblici che, secondo alcuni comitati sorti nelle zone colpite dal sisma, dovrebbero essere utilizzati solo per le zone terremotate.
Già poche ore dopo la pubblicazione del video sul canale youtube di Marche Tourism (il canale ufficiale dedicato all’informazione e alla promozione turistica della Regione) sono iniziate le polemiche. Il video, che come detto dura poco meno di un minuto, è indiscutibilmente molto ben fatto ed assolutamente suggestivo (https://www.youtube.com/watch?v=SZfBlXiE2yw). “Dalle dolci colline al blu del mare Adriatico – si legge nella presentazione del video fatta da Marche Tourism – le Marche racchiudono l’Italia in una regione, come disse Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia”. Arte, cultura, tradizione, natura, spiritualità e tanto altro ancora da scoprire in una terra che offre un’incredibile qualità di vita”.
“Nemmeno un fotogramma sulla montagna che addirittura non viene citata neanche nella didascalia. Il cratere ringrazia. Ci siamo abituati. Non ci ha vinto un terremoto, figuriamoci se può abbatterci uno spot che si dimentica completamente di noi” accusa il sindaco di Sarnano Ceregioli. “Spot turismo Regione Marche: zone terremotate colpevolmente dimenticate – si legge in un post del comitato “Terremoto Centro Italia” – e non ci dite che arriveranno gli spot per le zone terremotate perché i fondi dovrebbero essere esclusivamente per le nostre zone, per cui anche un solo spot per la costa sarebbe, anzi è, utilizzo improprio di soldi pubblici”.
“Sono ancora una volta costretto a smentire la polemica quotidiano – replica l’assessore regionale Sciapichetti – l’attacco giornaliero alla Regione Marche passa questa sera attraverso gli spot televisivi che avrebbero dimenticato l’entroterra e i Sibillini. Attenzione, non è vero! Se anziché voler dimostrare a tutti i costi di essere prevenuti, si fosse aspettata la visione di tutti gli spot, si sarebbe verificata quella che è la verità e cioè che quello andato in onda oggi è solo un primo spot che fa parte di un pacchetto di spezzoni pubblicitari che verranno proiettati di volta in volta nei quali saranno valorizzate le zone colpite dal sisma, i Sibillini, l’entroterra ecc, così come, già avvenuto nel 2017. Del resto, si possono valorizzare tutte le bellezze di una regione come la nostra con un solo spot di pochi secondi?”.
In effetti basterebbe ricordare quanto riferito dal presidente Ceriscioli e dall’assessore al turismo Pieroni in occasione della presentazione del piano promozionale e turistico 2018 per comprendere che questa volta la polemica probabilmente è un po’ affrettata e fuori luogo. “Si parte da gennaio – spiegava allora (il 4 dicembre scorso) l’assessore Pieroni – con una campagna di comunicazione che vedrà la realizzazione di 30 spot tematici radiofonici e televisivi sulle maggiori reti nazionali e nelle trasmissioni di maggior ascolto (come il festival di San Remo, le trasmissioni sportive di calcio e la Formula Uno), con “la voce” italiana per eccellenza: Giancarlo Giannini che racconterà le Marche e le sue bellezze”.
E’ del tutto evidente, quindi, che quello pubblicato il 5 gennaio scorso (dove, per altro, non c’è la voce di Giannini) è solo il primo di una serie di video spot. Lo stesso assessore, per giunta, in quell’occasione aveva spiegato come alcuni di quei video sarebbero stati dedicati proprio ai Sibillini e ai territori marchigiani colpiti dal terremoto. Quindi bisognerà avere la pazienza di aspettare e verificare, se poi così non sarà in nessuno dei prossimi video allora si che sarà più che opportuno protestare e accusare la Regione.
Pur con tutta la comprensione che possiamo avere nei confronti di quei comitati, poi, è completamente fuori luogo pensare che i fondi per la promozione turistica debbano essere utilizzati esclusivamente per quelle zone, che neppure uno spot dovrebbe essere dedicato alla costa o ad altre zone delle Marche. Innanzitutto perché il piano promozionale turistico, compresi gli spot, è in gran parte finanziato da appositi fondi europei per il turismo che nulla hanno a che vedere con i fondi (europei, nazionali e regionali) stanziati per il post terremoto. E poi perché per una regione che ha nel turismo una delle risorse principali (dal nord al sud delle Marche) sarebbe semplicemente folle non promuovere adeguatamente le tante ricchezze turistiche regionali.
Altro, invece, sarebbe il discorso di chiedere, anzi pretendere, dalla Regione un’attenzione maggiore e particolare per le zone colpite dal terremoto. Ridicola e del tutto pretestuosa, infime, l’accusa che qualcuno ha rivolto alla Regione che, con quello spot, si sarebbe esclusivamente preoccupata (come avviene spesso per altre vicende) del centro nord delle Marche.
Nel video, infatti, viene dato spazio anche al territorio piceno, la spiaggia e il lungomare di San Benedetto ma anche e soprattutto il centro storico di Ascoli. Bella e suggestiva, ad esempio, l’immagine di piazza del Popolo vista dall’alto e non meno affascinanti le immagini di piazza Arringo. Le due piazze “regine” del capoluogo piceno, associate per altro al concetto della qualità della vita, presentati come luoghi ideali per vivere bene. Forse prima di parlare e di “sparare” a caso sarebbe stato quanto meno opportuno vedere lo spot incriminato…