Le pagelle del motomondiale 2017: promosso Fenati, rimandato Rossi
Il voto più alto ai tre campioni del mondo, Marc Marquez (Motogp), Franco Morbidelli (Moto 2) e Joan MIr (Moto 3). Tra gli altri italiani ottimo Dovizioso, male Bulega un disastro Iannone e Antonelli. Annata da dimentica per Jorge Lorenzo
ll Motomondiale 2017 è terminato ed è tempo di tirare le somme di fine stagione. Di seguito le pagelle della stagione. I migliori sono stati sicuramente i tre campioni del mondo, Marquez, Morbidelli e Mir, che hanno meritato i loro titoli. Ottime valutazioni anche per Dovizioso e per Fenati, che si è preso una grande rivincita. Annata amara per Valentino Rossi. Lorenzo, Iannone e Antonelli i peggiori.
Motogp
Marc Marquez, voto 10: Un pilota che a soli 24 anni ha già vinto sei titoli e sta entrando nella leggenda, veloce in qualifica, quasi sempre perfetto nella gestione di gara, fenomenale nel corpo a corpo e sul bagnato, veloce anche sulle piste in cui la sua moto non è competitiva. Ha uno stile di guida spettacolare e riesce a rimanere in piedi, salvando la moto in maniera strepitosa, anche sembra già terra. Sei vittorie e sei podi gli regalano il titolo, nonostante fino a metà stagione la sua moto non fosse all’altezza. Senza la rottura a Silverstone avrebbe vinto il titolo in netto anticipo, mondiale ampiamente meritato.
Andrea Dovizioso, voto 9: L’unico in grado di lottare alla pari con Marquez fino all’ultima gara. Sei vittorie in quella che è la miglior stagione della sua carriera. Perfetto sul bagnato e nel corpo a corpo, in cui è riuscito ad avere per ben due volte la meglio su Marquez. Poche parole ma tanti fatti per un pilota concreto e quasi sempre in grado di gestire al meglio la gara. Le sue uniche pecche, ovvero il rendimento non perfetto in qualifica e il non essere riuscito a portare a casa tanti punti sulle piste in cui la sua Ducati era in crisi, gli sono costate il titolo.
Valentino Rossi, voto 5,5: Ha alternato bellissime gare a prestazioni opache. Gravissimo l’errore a Le Mans, in cui ha trasformato una vittoria certa in un ritiro all’ultimo giro. Da metà anno in poi ha avuto una Yahama poco competitiva ma non va dimenticato che ha convinto lui il team giapponese a cambiare il telaio della sua nuova moto. Una vittoria e cinque podi sono pochi per un campione come Rossi, da uno come lui ci si aspetta sempre molto di più anche se la sua annata non è completamente da buttare.
Jorge Lorenzo, voto 4: Dovizioso con la stessa moto ha vinto sei gare e totalizzato otto podi, lui è riuscito soltanto ha portarsi a casa un secondo e due terzi posti. Ha conquistato solo 137 punti, il compagno di team 261 (quasi il doppio). L’unica gara in cui poteva vincere, a Misano, è riuscito a stendersi. A Valencia ha fatto una figuraccia, non lasciando passare il compagno in lotta per il titolo. Il suo 2017 è stato un fallimento su tutta la linea e negarlo sarebbe fazioso.
Andrea Iannone, voto 3: La sua stagione è stata disastrosa, è arrivato tredicesimo in classifica finale con soli 70 punti all’attivo e neanche un podio. È arrivato a punti soltanto in metà delle gare, cadendo varie volte, spesso coinvolgendo altri piloti nei suoi incidenti, e collezionando figuracce su figuracce. A Brno è riuscito a cadere nella corsia box, a Misano si è ritirato perchè aveva la tuta troppo stretta. È vero che la sua Suzuki non era competitiva ma non ci sono scuse per i suoi pessimi risultati, visto anche il suo pessimo atteggiamento e il suo impegno quasi inesistente.
Moto 2
Franco Morbidelli, voto 10: Ha ripartato un titolo mondiale dopo otto anni di astinenza. È stato in testa al mondiale di Moto 2 dalla prima all’ultima gara, vincendo in otto circostanze e portando a casa altri quattro podi. Ha mostrato sempre un gran passo gara e una cattiveria unica nel corpo a corpo. Il suo unico limite al momento sembra la guida sul bagnato ma è giovane e ha tutto il tempo per migliorare. Da applausi il suo sorpasso su Pasini ad Aragon, uno dei più belli di tutta la stagione.
Francesco Bagnaia, voto 8: Nessuno si aspettava una stagione così positiva. Al suo primo anno in Moto 2 Bagnaia è riuscito ad arrivare quinto in classifica e ha conquistare quattro podi, con tantissimi piazzamenti nella top ten. La sua moto inoltre non era tra le più competitive del campionato. Un pilota che due anni fa sembrava finito e che invece ora si candida ad essere uno dei prospetti futuri del motociclismo italiano.
Moto 3
Joan Mir, voto 10: Ha vinto il mondiale di Moto 3 con numeri pazzeschi. Ha vinto 10 gare in stagione, nella classe entrante solo un certo Valentino Rossi è riuscito a fare di meglio. Ha totalizzato 341 punti, record della Moto 3. Ha dimostrato di saper andar forte sull’asciutto e sul bagnato, di saper vincere sia in solitaria che in bagarre. L’unica nota negativa è un rendimento non all’altezza in qualifica. Ma poco importa se poi in gara arriva sempre tra i primi.
Romano Fenati, voto 9: Il 2017 è stato l’anno della sua rivincita. Dopo l’ingiusto licenziamento subito nel 2016, Fenati è arrivato secondo nel mondiale con una moto spesso non all’altezza di quella degli altri top driver. Ha vinto tre gare, con altri cinque piazzamenti sul podio, ed è arrivato sempre a punti tranne che a Le Mans. Ha vinto sia sull’asciuto che sul bagnato, mostrando di aver superato quello che era il suo limite più grande. Ha dimostrato grande maturità e fa ben sperare per il futuro.
Nicolò Bulega, voto 4: Stagione disastrosa, neanche un podio e un dodicesimo posto in classifica con un distacco notevole dalla top ten e dal compagno di squadra Migno. Sempre opaco in gara e mai deciso nel corpo a corpo. Unica nota positiva la mancanza di errori gravi. Rendimento comunque pessimo specie visto che avrebbe il potenziale per far bene.
Niccolò Antonelli, voto 2: Guidava la moto campione in carica. È arrivato solo cinque volte a punti, con un solo podio, arrivando solo diciottesimo in classifica iridata. Ma il problema più grave sono le tante, troppe cadute in cui spesso coinvolge anche piloti. Si è fatto male ad Assen e ha chiuso la stagione rompendo la caviglia di Bulega a Valencia. È pericoloso per sé stesso e per gli altri, forse gli farebbe bene qualche gara di stop. (DDS)