L’ultima grande sfida tra due piloti che hanno segnato un’epoca, una battaglia suon di colpi da maestro. Un finale meraviglioso per una sfida eterna: Michael Schumacher contro Mika Hakkinen
Mika Hakkinen si è laureato campione del mondo per due anni di fila. Nel 1998 il finlandese ha avuto la meglio su Michael Schumacher dopo un lungo duello durato tutta la stagione. Nel 1999 il finlandese ha vinto il titolo grazie all’infortunio del tedesco, che all’ultima gara della stagione non è stato in grado di dare una mano al compagno di squadra che lottava per il mondiale. Sono due anni di fila che Schumacher e la Ferrari le prendono da Hakkinen e dalla McLaren.
Schuamcher non vuole assolutamente perdere di nuovo, il tedesco è orgoglioso e non potrebbe accettare un’altra sconfitta. Schumi è andato a Maranello con l’obiettivo di riportare la Ferrari a vincere il titolo che manca da troppi anni. Il 2000 deve essere l’anno buono. Durante i test si vede subito che la Ferrari e la McLaren sono le macchine migliori. Si preannuncia un’altra stagione in cui il titolo sarà questione tra Hakkinen e Schumacher.
Si parte in Australia e Hakkinen è subito in pole. In gara però il finlandese rompe il motore e il tedesco vince la prima gara stagionale. In Brasile stessa storia, Hakkinen fa la pole ma poi rompe in gara e Schumacher vince. Ad Imola il finlandese conquista un’altra pole ma in gara Schumacher vince grazie alla strategia davanti al rivale. Dopo soltanto tre gare Hakkinen ha già 24 punti di ritardo in classifica su Schumacher.
A Silverstone Hakkinen è di nuovo secondo e rosicchia due punti su Schumacher terzo. In Spagna il finlandese riesce finalmente a vincere la prima gara stagionale, mentre il tedesco, che partiva in pole è solo quinto per un problema ad una gomma. Al Nurburgring Schumacher vince la gara inventandosi un bel sorpasso su Hakkinen, giunto secondo. A Monaco il tedesco rompe mentre sta dominando ma il rivale è solo sesto. In Canada Schumacher vince ancora e Hakkinen è solo quarto. A metà stagione il finlandese ha ancora 24 punti di ritardo sul tedesco.
In Francia inizia la rimonta di Hakkinen, giunto secondo, grazie al ritiro per problemi tecnici di Schumacher. In Austria il tedesco viene tamponato da Zonta dopo pochi metri e si deve ritirare. In Germania stessa storia con Schumacher centrato da Fisichella. Hakkinen vince in Austria ma in Germania deve accontentarsi del secondo posto, battuto da uno straordinario Barrichello. Il finlandese comunque è a soli due punti dal rivale iridato. Il sorpasso in classifica arriva in Ungheria, con Hakkinen vincente grazie ad una partenza straordinaria e Schumacher secondo.
Spa è la pista preferita di Schumacher, il luogo perfetto per reagire e per riprendersi la vetta del mondiale. Le qualifiche sono un disastro, Hakkinen è in pole mentre Schumacher è solo quarto. In gara però c’è il bagnato e il tedesco recupera velocemente fino alla seconda posizione. Quando i piloti montano gomme da asciutto Schumacher è il più veloce e Hakkinen commette un errore sulla pista umida cedendo la vetta al rivale. A metà gara il tedesco ha un buon vantaggio sul rivale e pregusta già la vittoria.
Hakkinen però non è uno che si arrende e lentamente inizia a guadagnare terreno sul rivale iridato. A otto giri dalla fine i due sono incollati. Il finlandese tenta l’attacco a quattro giri dalla fine ma il tedesco lo chiude bruscamente. Il giro successivo Schumacher deve affrontare il doppiaggio di Zonta sul rettilineo del Kemmel e si allarga all’esterno. Hakkinen prende la scia al tedesco e si lancia all’interno di Zonta. I due doppiano il brasiliano contemporaneamente e arrivano appaiati in staccata. Hakkinen ha la meglio e porta a termine uno dei sorpassi più belli di sempre, vincendo la gara e allungando in classifica.
Schumacher deve necessariamente reagire a Monza o rischia di perdere il titolo nuovamente. In Italia il tedesco fa la pole e vince una gara segnata da un incidente rocambolesco in cui perde la vita un commissario. Hakkinen è secondo e tiene la vetta del mondiale. Ad Indianapolis Schumacher è di nuovo in pole e sembra imbattibile. Ad aiutare Hakkinen ci pensa il compagno Coulthard che parte in anticipo e va in testa per fare da tappo al tedesco. Schumacher però riesce a passare lo scozzese con un gran sorpasso e vince la gara. Hakkinen rompe il motore e si ritira. A due gare dalla fine Schumacher ha 8 punti di vantaggio in classifica.
A Suzuka Schumacher con una vittoria vincerebbe il mondiale con una gara di anticipo. Il tedesco vuole assolutamente avere la meglio e conquista la pole dopo una battaglia all’ultimo millesimo di secondo con Hakkinen in qualifica. Il finlandese non si arrende e al via passa in testa nonostante Schumacher lo chiuda duramente. I due rivali fanno il vuoto e la gara rimane una questione privata tra loro due.
La Ferrari e Schumacher decidono di fermarsi più tardi rispetto all’avversario per l’ultima sosta. Hakkinen va ai box a 16 giri dalla fine, il tedesco tre giri più tardi. In questi tre giri Schumacher fa tempi record e dopo la sua sosta è al comando. Gli ultimi 13 giri diventano quindi una lunga cavalcata verso la vittoria e il mondiale, con il tedesco inseguito vanamente da Hakkinen. Schumacher vince e riporta il titolo mondiale a Maranello, 21 anni dopo Jody Scheckter. Hakkinen è stato finalmente battuto.
Chi si aspetta un’altra battaglia tra i due nel 2001 deve ricredersi dopo poche gare. Schumacher è imbattibile, Hakkinen, demotivato, rende al meglio soltanto in qualche occasione. Il finlandese poi ha anche molta sfortuna. In Spagna rompe all’ultimo giro mentre è in testa, in Australia e a Monaco sembra l’unico in grado di duellare con Schumacher ma ha problemi tecnici. Hakkinen riesce a vincere solo a Silverstone e a Indianapolis, battendo entrambe le volte Schumacher, che vince il titolo già in estate. A fine stagione Hakkinen si ritira dalla Formula 1, pago dei due titoli ottenuti.
Schumacher perde così il suo più grande avversario, l’unico pilota con cui ha lottato veramente ad armi pari. Tra i due, dopo molte polemiche da giovani, c’è stato sempre un grande rispetto reciproco. Nei successivi tre anni Schumacher ha vinto altri tre titoli e sicuramente ha sentito la mancanza di Hakkinen, nonostante abbia avuto altri avversari validi. Nel 2001 termina un’epoca fatta di grandi duelli e di mondiali decisi sul filo di lana tra due grandi piloti che non hanno avuto paura di affrontarsi apertamente: Michael Schumacher e Mika Hakkinen. (DDS)
Le grandi rivalità della storia della Formula 1 (Puntate precedenti)