Ha­mil­ton vin­ce an­co­ra ad Au­stin, dop­pio po­dio Fer­ra­ri


Il pi­lo­ta in­gle­se co­glie un al­tro trion­fo au­to­ri­ta­rio e il quar­to ti­to­lo è sem­pre più vi­ci­no. Se­con­do Vet­tel su Fer­ra­ri. Ver­stap­pen bef­fa Raik­ko­nen al­l’ul­ti­ma cur­va dopo una gran­de ri­mon­ta ma vie­ne pe­na­liz­za­to e per­de il po­dio

Lewis Ha­mil­ton vin­ce an­co­ra ad Au­stin. Sul­la pi­sta ame­ri­ca­na il pi­lo­ta in­gle­se ave­va vin­to tut­te le cor­se di­spu­ta­te tran­ne una e an­co­ra una vol­ta ha con­fer­ma­to la sua tra­di­zio­ne po­si­ti­va. Ha­mil­ton era par­ti­to male dal­la pole, sca­val­ca­to da Vet­tel, ma si è ri­pre­so la pri­ma po­si­zio­ne dopo po­chi giri ed è an­da­to a vin­ce­re la gara in so­li­ta­ria. L’in­gle­se ora è ve­ra­men­te vi­ci­nis­si­mo al ti­to­lo mon­dia­le, gli ba­sta un quin­to po­sto nel­le ul­ti­me tre gare. Do­me­ni­ca pros­si­ma in Mes­si­co pro­ba­bil­men­te Ha­mil­ton fe­steg­gie­rà il ti­to­lo mon­dia­le. La Mer­ce­des in­ve­ce ha con­qui­sta­to ma­te­ma­ti­ca­men­te il ti­to­lo co­strut­to­ri, il quar­to di fila.

Se­ba­stian Vet­tel ci ha pro­va­to, è par­ti­to me­glio di Ha­mil­ton e ha pre­so la vet­ta, ma non ne ave­va per vin­ce­re e ha con­qui­sta­to la se­con­da po­si­zio­ne dopo una lun­ga bat­ta­glia con Bot­tas, Raik­ko­nen e Ver­stap­pen. Ter­zo è ar­ri­va­to Kimi Raik­ko­nen, l’al­tro pi­lo­ta del­la Fer­ra­ri, che oggi ne ave­va di più del com­pa­gno di squa­dra ma che ha gen­til­men­te ce­du­to il se­con­do po­sto al com­pa­gno per te­ne­re aper­to il mon­dia­le. Il fin­lan­de­se ha man­te­nu­to il ter­zo po­sto dopo un duel­lo ru­sti­ca­no con Ver­stap­pen, par­ti­to quin­di­ce­si­mo e au­to­re di una gran­de ri­mon­ta, al­l’ul­ti­mo giro. L’o­lan­de­se per pas­sa­re è sta­to co­stret­to a ta­glia­re una cur­va ed è sta­to pe­na­liz­za­to, con­clu­den­do co­mun­que quar­to.

LA CRO­NA­CA

Al via Vet­tel bru­cia Ha­mil­ton e va al co­man­do da­van­ti al­l’in­gle­se e a Bot­tas. Raik­ko­nen per­de una po­si­zio­ne ed è se­sto. Al­l’i­ni­zio del se­con­do giro Ric­ciar­do at­tac­ca Bot­tas ma il fin­lan­de­se si di­fen­de. Die­tro Ver­stap­pen è in ri­mon­ta ed è gia un­di­ce­si­mo. Raik­ko­nen si in­ven­ta un bel sor­pas­so su Ocon e sale in quin­ta poszio­ne. Vet­tel ed Ha­mil­ton sono i più ve­lo­ci ed ini­zia­no a gua­da­gna­re ter­re­no su tut­ti gli al­tri. Ver­stap­pen pas­sa an­che Mas­sa e Pe­rez e sale in nona po­si­zio­ne. Al quar­to giro Ric­ciar­do at­tac­ca nuo­va­men­te Bot­tas ma il fin­lan­de­se si di­fen­de nuo­va­men­te.

Al se­sto giro Ha­mil­ton at­tac­ca e pas­sa Vet­tel e va al co­man­do. Ver­stap­pen in­tan­to pas­sa an­che Sainz e Alon­so e sale in set­ti­ma po­si­zio­ne. Ha­mil­ton ini­zia a gua­da­gna­re po­chi de­ci­mi al giro su Vet­tel e si pren­de un paio di se­con­di di van­tag­gio sul te­de­sco. Al de­ci­mo giro Ver­stap­pen pas­sa an­che Ocon e sale in se­sta po­si­zio­ne. Al do­di­ce­si­mo giro Raik­ko­nen at­tac­ca Ric­ciar­do ma l’au­stra­lia­no rie­sce a di­fen­der­si poi rien­tra ai box per la sua pri­ma so­sta e sci­vo­la in nona po­si­zio­ne. Vet­tel è in cri­si con le gom­me e ini­zia a per­de­re ter­re­no su Bot­tas.

Ric­ciar­do pas­sa ve­lo­ce­men­te Sainz e ap­pro­fit­ta del­le so­ste di Ocon e Alon­so per ri­sa­li­re in se­sta po­si­zio­ne. Il pi­lo­ta au­stra­lia­no però è co­stret­to al ri­ti­ro per un pro­ble­ma tec­ni­co nel cor­so del se­di­ce­si­mo giro. Nel cor­so del­lo stes­so giro Vet­tel si fer­ma ai box e scen­de in quin­ta po­si­zio­ne. Al giro 19 si fer­ma ai box an­che Bot­tas e rien­tra in pi­sta alle spal­le di Vet­tel. Il giro suc­ces­si­vo è il tur­no di Ha­mil­ton che man­tie­ne la po­si­zio­ne su Vet­tel per po­chi me­tri. Raik­ko­nen si fer­ma al ven­te­si­mo giro e tor­na in pi­sta in quin­ta po­si­zio­ne.

Al co­man­do c’è Ver­stap­pen che però non si è an­co­ra fer­ma­to. Al giro 23 Ha­mil­ton at­tac­ca e pas­sa Ver­stap­pen e tor­na in te­sta. Il giro suc­ces­si­vo il pi­lo­ta olan­de­se va ai box e rien­tra in quin­ta po­si­zio­ne. Alon­so ha un pro­ble­ma tec­ni­co ed è co­stret­to al­l’ab­ban­do­no. Ver­stap­pen è il più ve­lo­ce in pi­sta e ini­zia a re­cu­pe­ra­re ter­re­no sui pri­mi quat­tro. Bot­tas ini­zia nuo­va­men­te a re­cu­pe­ra­re ter­re­no su Vet­tel ma per­de ter­re­no a sua vol­ta su Raik­ko­nen. Nel­le re­tro­vie Sainz si in­ven­ta un sor­pas­so me­ra­vi­glio­so su Pe­rez per la set­ti­ma po­si­zio­ne.

Al giro 35 Vet­tel, Bot­tas e Raik­ko­nen sono at­tac­ca­ti con Ver­stap­pen che si sta av­vi­ci­nan­do al ter­zet­to. Al giro 36 Raik­ko­nen at­tac­ca ti­mi­da­men­te Bot­tas ma sen­za suc­ces­so e Ver­stap­pen ne ap­pro­fit­ta per gua­da­gna­re un al­tro se­con­do sui due. Al giro 37 Ver­stap­pen va nuo­va­men­te ai box e man­tie­ne la sua quin­ta po­si­zio­ne. Il giro suc­ces­si­vo Vet­tel rien­tra ai box e tor­na in pi­sta in quar­ta po­si­zio­ne. Al giro 42 Raik­ko­nen si in­ven­ta un sor­pas­so me­ra­vi­glio­so su Bot­tas e sale in se­con­da po­si­zio­ne.

Vet­tel e Ver­stap­pen gua­da­gna­no cir­ca due se­con­di al giro su Raik­ko­nen e Bot­tas. Al giro 47 Vet­tel ri­schia mol­tis­si­mo con Erics­son e Ma­gnus­sen che si toc­ca­no men­tre ven­go­no dop­pia­ti. Die­tro Sainz ini­zia ad at­tac­ca­re Ocon per la se­sta po­si­zio­ne ma il fran­ce­se si di­fen­de bene. Al giro 49 Vet­tel è or­mai in scia a Bot­tas. Al giro suc­ces­si­vo il te­de­sco at­tac­ca per la pri­ma vol­ta ma sen­za suc­ces­so. Al­l’i­ni­zio del giro 51 Vet­tel si in­ven­ta su sor­pas­so me­ra­vi­glio­so e dif­fi­ci­lis­si­mo al­l’e­ster­no di Bot­tas in cur­va 1. Bot­tas è in cri­si e vie­ne at­tac­ca­to an­che da Ver­stap­pen.

A cin­que giri dal­la fine Raik­ko­nen cede la po­si­zio­ne a Vet­tel su or­di­ne del­la squa­dra. Al giro 52 Ver­stap­pen at­tac­ca nuo­va­men­te Bot­tas e i due si toc­ca­no con l’o­lan­de­se che ha la me­glio. Il fin­lan­de­se è in cri­si di gom­me e si fer­ma ai box per la so­sta, ri­ma­nen­do in quin­ta po­si­zio­ne. Ver­stap­pen si av­vi­ci­na a Raik­ko­nen ne­gli ul­ti­mi giri e lo pas­sa alla pe­nul­ti­ma cur­va del­l’ul­ti­mo giro ma vie­ne pe­na­liz­za­to per aver ta­glia­to una cur­va. Ha­mil­ton vin­ce quin­di da­van­ti alle due Fer­ra­ri.

LE PA­GEL­LE

Ha­mil­ton 9,5: il mi­glio­re in qua­li­fi­ca, pas­so in­cre­di­bi­le in gara. Al­tra vit­to­ria su quel­la che è una del­le sue pi­ste pre­fe­ri­te e ti­to­lo mon­dia­le ad un pas­so. Uni­ca nota do­len­te del­la gara la par­ten­za, sba­glia­ta per l’en­ne­si­ma vol­ta dal­l’in­gle­se ma ha avu­to tut­to il tem­po di ri­me­dia­re con il gran pas­so gara che ave­va.

Vet­tel 8: par­ten­za fan­ta­sti­ca ma poi non ne ave­va per lot­ta­re alla pari con Ha­mil­ton. Pro­ba­bil­men­te oggi il com­pa­gno di squa­dra ne ave­va di più e il te­de­sco è ar­ri­va­to da­van­ti solo gra­zie ad un or­di­ne di squa­dra. Un voto in più per il fan­ta­sti­co sor­pas­so su Bot­tas.

Raik­ko­nen 10: oggi sono 10 anni esat­ti dal suo ti­to­lo mon­dia­le. E oggi si è vi­sto per­chè Raik­ko­nen è un cam­pio­ne del mon­do. Sor­pas­si de­ci­si e ag­gres­si­vi­tà come non si ve­de­va da tem­po, gran pas­so gara, ge­stio­ne del­le gom­me fan­ta­sti­ca e lu­ci­di­tà men­ta­le. Bra­vo a re­si­ste­re a Ver­stap­pen e ad in­dur­lo al­l’er­ro­re, bra­vo ad ob­be­di­re agli or­di­ni di scu­de­ria. Pi­lo­ta di gior­na­ta.

Ver­stap­pen 10: par­te quin­di­ce­si­mo con una mac­chi­na non al­l’al­tez­za di Fer­ra­ri e Mer­ce­des e non ar­ri­va sul po­dio solo per­chè si im­bat­te in un Raik­ko­nen in sta­to di gra­zia. Que­sto però non to­glie me­ri­to ad una ri­mon­ta straor­di­na­ria. Pro­ba­bil­men­te il mi­glior pi­lo­ta del cir­cus, me­ri­ta una vet­tu­ra da ti­to­lo.

Bot­tas 4: vede il com­pa­gno di squa­dra, che sta per vin­ce­re il ti­to­lo, solo al via. Vet­tel, Raik­ko­nen e Ver­stap­pen si di­ver­to­no a sver­ni­ciar­lo in tut­ti i modi pos­si­bi­li. Non è un pi­lo­ta da Mer­ce­des, ci sono mol­ti al­tri pi­lo­ti che me­ri­ta­no quel po­sto. Ogni gara fa rim­pian­ge­re Nico Ro­sberg sem­pre di più.

Sainz 8: il pi­lo­ta spa­gno­lo ha cor­so la sua pri­ma gara con la Re­nault e ha por­ta­to a casa un ot­ti­mo set­ti­mo po­sto. Che Sainz po­tes­se fare bene con il team fran­ce­se era pre­ve­di­bi­le ma che si adat­tas­se così bene e così ve­lo­ce­men­te alla nuo­va vet­tu­ra era im­pro­no­sti­ca­bi­le, è un gran ta­len­to. (DDS)