Il dirigente scolastico del Liceo Classico con un post su facebook stronca l’iniziativa indetta da Forza Nuova per il prossimo 28 ottobre. “Non è legittimo celebrarlo perché il fascismo è totalitarismo, quindi negazione della libertà individuale”
“Forza nuova vuole organizzare per il 28 ottobre una manifestazione a Roma per celebrare la mitica marcia. Questa, senza offesa per le parti, è la prevalenza del cretino da tutte le parti. Cari fascisti che del fascismo non sapete nulla perché non vi fate una bella canna? Potrebbe garantire un barlume di sanità mentale. Oppure, perché non affrontate il problema e studiate il fascismo, quello storico, l’unico possibile? Ma studiandolo è un po’ difficile mantenere simpatie fasciste”.
Meriterebbe una “standing ovation” il post con cui, su Facebook, il prof. Arturo Verna ha stroncato la pittoresca e folkloristica iniziativa promossa dal movimento di estrema destra Forza Nuova. Che, appunto, attraverso i social ha indetto per il prossimo 28 ottobre la nuova marcia su Roma, chiamandola “la marcia dei patrioti”. Per chi non lo sapesse ovviamente quella scelta non è una data casuale, è l’anniversario della famosa marcia su Roma del Partito nazionale fascista.
Il 28 ottobre 1922 oltre 20 mila camice nere, capitanate da Benito Mussolini, entrarono nella capitale e praticamente da quell’evento prese avvio il ventennio fascista nel nostro paese. Comunque la si pensi, il 28 ottobre 1922 è una data storica per l’Italia, la marcia su Roma è un evento che ha segnato e ha caratterizzato la storia del nostro paese, non solo nel ventennio fascista. La sua importanza e il suo valore storico e politico sono indiscutibili, così come è indiscutibile che è assolutamente ridicolo anche solo paragonare l’appuntamento promosso da Forza Nuova con quanto accaduto nel 1922.
Quella di oggi, con tutto il rispetto, è semplicemente una “pagliacciata” per ritagliarsi 5 minuti di notorietà. Cosa perfettamente riuscita perché da giorni non solo sui social si sta discutendo a lungo su questa iniziativa. E’ di poche ore fa, ad esempio, l’intervento del sindaco di Roma Virginia Raggi che ha affidato ad un twitter il suo categorico no all’iniziativa . “La marcia su Roma non può e non deve ripetersi” ha scritto il primo cittadino romani mentre da sinistra si moltiplicano gli appelli al Viminale affinchè vieti la manifestazione (per la quale, comunque, al momento in Questura non è arrivata alcuna richiesta di autorizzazione) e a destra nessuno fino ad ora si è espresso.
In altre parole il solito teatrino all’italiana per quella che è chiaramente una provocazione per avere un minimo di visibilità. Obiettivo ampiamente già raggiunto visto da Forza Nuova e dal suo leader Roberto Fiore che da un po’ di tempo erano finiti nel dimenticatoio, oscurati (a destra) dalle gesta di Casapound. E non ci stupisce certo che sui social in diversi stanno rispondendo presente all’appello di Forza Nuova. Il web è sempre più il posto ideale per questo genere di iniziative che sfruttano l’ignoranza (intesa come mancanza di conoscenza) di tanti a cui basta che si tocchino certi argomenti per fare presa.
A loro, soprattutto ai più giovani, si rivolge con il suo straordinario post il prof. Arturo Verna, dirigente scolastico del Liceo Classico (e fino allo scorso anno anche dell’Ipsia Sacconi) di Ascoli che pure, ironia della sorte, 5 anni fa finì al centro delle polemiche per la vicenda del dipinto di Alfio Castelli raffigurante il duce esposto nell’aula magna dell’istituto tecnico per geometri “Umberto I” (di cui all’epoca era dirigente scolastico), poi rimosso proprio in seguito alle polemiche. Proprio in seguito a quella vicenda in alcuni ambienti cittadini il prof. Verna fu addirittura tacciato di simpatie verso il fascismo.
E se qualcuno aveva ancora dubbi in proposito ora non può che ricredersi. “La libertà è una cosa sacra – scrive poi Verna nella discussione conseguente il suo post – che ci sia stata la marcia su Roma nel 1922 obbedisce ad una serie di giustificazioni. Ma a prescindere dalle luci e dalle ombre (la guerra, l’occupazione militare straniera, ecc.) non è legittimo celebrare il fascismo perché il fascismo semplicemente è totalitarismo, quindi la negazione della libertà individuale”. Devono studiare non manifestare”. E a chi sostiene che gli italiani di fondo continuano ad avere simpatie per il fascismo, replica in maniera ancora più tagliente.
“Quindi gli italiani sarebbero tendenzialmente cioè naturalmente fascisti? Era l’argomento di Churchill per cui il fascismo andava bene per l’Italia. Se è vero questo, e può anche darsi che lo sia, allora gli italiani non sono un popolo e l’Italia è solo un’espressione geografica come diceva Metternich. Ma allora non è serio celebrare la marcia su Roma ma magari esaltare il lombardo-veneto o lo stato pontificio”.
Sarebbe davvero inutile e controproducente aggiungere altro, nessun’altra parola o affermazione riuscirebbe meglio a rendere l’idea di quanto ha espresso in maniera così incisiva il prof. Verna. A cui va tributato un grandissimo applauso anche e soprattutto per aver dimostrato che qualche volta la cultura (intesa come conoscenza ai massimi livelli) può anche sconfiggere l’ignoranza e la superficialità del web.