In un momento così difficile purtroppo non manca chi polemizza riproponendo le solite improbabili “bufale”, mentre alcuni organi di informazione fanno a gara a chi “terrorizza” di più i cittadini già allo stremo. Intanto si mobilitano i Comuni di Ascoli e Folignano predisponendo punti informativi e aree di ritrovo all’aperto e al chiuso
Oggi avremmo voluto parlare di appalti, di lavori pubblici che non terminano mai, di raccolta rifiuti o di degrado. Stavolta siamo certi che, pur non gradendo critiche e obiezioni, anche chi rischia di finire nel mirino per queste vicende lo avrebbe preferito. Ma è chiaro che non è questo il momento opportuno per polemiche e scontri su cose sicuramente importanti ma che, purtroppo, inevitabilmente in questo momento passano in secondo piano. La speranza è di poterlo fare presto, magari già dai prossimi giorni, perché vorrebbe dire che finalmente il peggio è alle spalle, che la situazione si sta pian piano stabilizzando. E’ un auspicio anche se ormai siamo talmente sfiniti da quanto sta accadendo da 2 mesi a questa parte che è davvero difficile crederlo. Anche perché le notizie (quelle serie) e le dichiarazioni degli esperti non inducono all’ottimismo.
La situazione è critica, l’ultima scossa ha provocato danni e problemi ad Ascoli e nel circondario anche se, vista la condizione in cui si trovano i comuni vicini all’epicentro, c’è un certo pudore nell’enfatizzarlo troppo. E allora in un momento così difficile e così delicato per tutti è assolutamente inutile e fuori luogo perdersi in sterili discussioni e alimentare polemiche. Questo, naturalmente, non significa che tutto è stato fatto nel giusto modo, che non sono mancate delle gravi carenze, anche per quanto riguarda la comunicazione. Ci sarà tempo e modo per farlo, per analizzare anche con decisione cosa non è andato bene, cosa non è stato fatto in maniera adeguata.
Ma ora è il momento di impegnarsi tutti insieme, ognuno per quanto possibile, per affrontare al meglio la situazione. Così, ad esempio, se è vero che sarebbe stato opportuno far distribuire a tutte le famiglie ascolane il piano di protezione civile (perché ancora oggi non tutti, soprattutto le persone anziane, si informano attraverso il web) con i luoghi di ammassamento e le aree di ritrovo, ora è importante che chiunque sia in grado si adoperi per trasmettere e far arrivare queste importanti informazioni a chi ancora è all’oscuro (in fondo all’articolo le informazioni in proposito per quanto riguarda i comuni di Ascoli e Folignano).
In tal senso segnali importanti arrivano dal capoluogo piceno dove l’opposizione in queste ore si è mobilitata soprattutto per informare, insieme all’amministrazione comunale, nel giusto modo i cittadini. Timidi segnali in questa direzione arrivano anche a livello nazionale, con Grillo che attraverso il suo blog ha annunciato la volontà di collaborare anche con il governo per cercare di far fronte e superare la situazione. Purtroppo non mancano esempi contrari, come la senatrice grillina Enza Blundo che anche ieri ha tirato fuori la bufala della magnitudo taroccata dal governo per non pagare i danni, come al solito ripresa e riproposta sui social da tantissime persone, alimentando una polemica basata sul nulla e assolutamente fuori luogo.
A tal proposito occorre ricordare una volta per tutte che non esiste alcuna legge Monti (e ovviamente nessuna norma simile nell’ordinamento italiano) che dice che se il grado è inferiore a 6.1 lo stato non risarcirà i danni. Qualcosa di simile c’era nella proposta di decreto Monti, che poi fu eliminato al momento della conversione in legge, ma in ogni caso si faceva riferimento alla valutazione, per sancire i risarcimenti, secondo la scala Mercalli che non è collegata alla magnitudo misurata dall’Ingv che utilizza la scala Ritcher. Per chi ancora non lo sapesse, c’è una netta differenza tra i due sistemi di valutazione, la scala Richter classifica la cosiddetta magnitudo, fornisce una valutazione più oggettiva e consente di conoscere la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua distruttività. La scala Mercalli, invece, classifica l’intensità di un terremoto in base ai suoi effetti visibili sulle costruzioni, in base ai danni. Per capirci ancora meglio, un eventuale terremoto anche di magnitudo 8 in una zona deserta sarebbe comunque classificato 0 per la scala Mercalli, mentre anche un sisma intorno a magnitudo 5 ma in una città con edifici costruiti male potrebbe essere classificato di massimo grado per la scala Mercalli.
E a chi non fosse ancora convinto è utile ricordare che le due forti scosse che hanno colpito nel 2012 l’Emilia (il decreto Monti era già in vigore) furono rispettivamente di 5.8 e 5.9 ma tutti i danni sono stati risarciti. Le scuse, tardive, della senatrice a 5 stelle non sono sufficienti, chi riveste un ruolo istituzionale ha innanzitutto il dovere di conoscere a fondo la materia di cui sta parlando e, soprattutto, deve capire quando invece è il momento di tacere. Un aiuto importante potrebbe, poi, venire dall’informazione che, invece, ancora una volta non sta certo fornendo un’immagine altamente edificante.
Ovviamente, come sempre, non è giusto generalizzare ma è innegabile che in queste ore, ma anche dopo le scosse del 26 ottobre, troppi organi di informazione hanno fatto a gara a chi riusciva ad impressionare di più, con foto a sensazione (in qualche caso fatte passare per testimonianza diretta dei danni provocati dal terremoto ma poi rivelatisi inerenti ad altre simili sciagure), annunci e previsioni catastrofiche, presunti scoop che hanno finito per alimentare l’ansia e il senso di terrore.
Emblematico e davvero sconfortante, ad esempio, quanto avvenuto in merito al Liceo Scientifico di San Benedetto dove, secondo quanto riportato da qualche quotidiano locale (con tanto di foto), in seguito alle scosse del 26 ottobre si sarebbe verificato il crollo dell’intonaco del soffitto. Una notizia che ovviamente ha allarmato i genitori dei ragazzi che frequentano quella scuola che, però, si è rivelata completamente inventata. Al punto che la dirigente di quella scuola è stata costretta ad intervenire con una nota ufficiale.
“Dopo aver preso atto di false notizie che circolano su siti social e di informazione, riguardanti lo stato del soffitto del terzo piano del Liceo Rosetti – scrive la dirigente Stefania Marini – mi corre l’obbligo istituzionale di fornire alcune precisazioni: Le foto si riferiscono a lavori di ordinaria manutenzione, effettuati ante terremoto, programmati ed realizzati, grazie al tempestivo intervento della Provincia, a seguito di una segnalazione, a cura della scuola, per una infiltrazione d’acqua. I lavori sono terminati ieri sabato 29 ottobre, con il ripristino totale dell’accessibilità al piano, per studenti e personale, in piena sicurezza. Durante i lavori sono stati effettuati controlli e verifiche oltre che dai tecnici della Provincia, anche dal RSPP e RLS del Liceo. Colgo l’occasione per esprimere il mio personale rammarico per quanto rilevato in merito alla strumentalizzazione di foto e notizie, che evidenzia la volontà di screditare l’operato di quanti quotidianamente si impegnano per garantire il diritto allo studio e le migliori condizioni di lavoro. Si auspica per il futuro il ricorso ad una corretta informazione, presupposto indispensabile per l’esercizio di una cittadinanza responsabile”.
Una vergogna, non ci sono giustificazioni (in nessun caso, meno che mai in questo momento) per chi pubblica simili informazioni false, così come non capisce e non si può in alcun modo non stigmatizzare chi in questi giorni ha pubblicato foto inerenti altre tragedie per fare ancora più sensazione (come se non fossero sufficienti le immagini reali di quanto sta accadendo). In particolare, in merito alla situazione delle strade, girano su alcuni quotidiani locali, già dal primo violento terremoto del 24 agosto, foto che mostrano strade franate e completamente devastate. In particolare sono due le foto, davvero impressionanti, che, però, una è riferita ad una frana che si è verificata alcuni mesi fa nella provincia di Salerno (che ha travolto e devastato una strada provinciale) e l’altra addirittura al Giappone (e osservando attentamente la foto si capisce quanto meno che non siamo in Italia).
Che necessità c’è, non sono sufficienti e già abbastanza eloquenti le foto delle strade della Valnerina ma anche di alcune zone delle Marche? Ancora più gravi, però, sono i titoli e gli articoli sparati a tutta pagina (o pubblicati sul web) in cui esperti sismologi di vario tipo preannunciano nuovi devastanti scosse. Spesso si tratta, soprattutto quando a parlare sono “veri esperti”, di evidenti forzature che, però, servono per fare titoli a sensazione o per fare in modo che un determinato link ottenga un maggior numero di “cliccate”. La base è sempre la stessa, tutti gli esperti ripetono da mesi quello che ormai la maggior parte dei cittadini ha imparato a capire, cioè che dopo simili terremoti inevitabilmente ci saranno le cosiddette scosse di assestamento ma che, purtroppo, non si può escludere una nuova scossa simile o addirittura maggiore di quella più forte già avvertita. Solo che nei titoli “a sensazione” quella possibilità viene trasformata in certezza.
Ma c’è di peggio, addirittura c’è chi quasi dal nulla costruisce una notizia “terrificante”. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri quando un quotidiano nazionale ha pubblicato un’intervista con il sismologo Giampaolo Giuliani che, secondo quell’articolo, prevedeva entro 24-48 ore una probabile scossa addirittura superiore, anche di magnitudo 7.5. Una notizia che ovviamente ha generato apprensione e terrore e che presto è stata ripresa da diversi quotidiani nazionali e locali, con qualcuno che, volendo ulteriormente esagerare, addirittura ha scritto che Giuliani ha previsto una scossa che potrebbe superare i 7.5. Poche ore ed è arrivata la smentita di Giuliani stesso che in un post su facebook ha scritto.
“In risposta all’articolo appena uscito non ho assolutamente dichiarato alla giornalista che ci sarebbe stata una scossa di M. 7.5 entro 48h. La domanda è stata: “dopo questa scossa quanto ci vorrà per sapere se è la scossa più forte?” risposta :” beh 24-48h” domanda:” E quella faglia, quanto può rilasciare?” risposta:” tra il 6.5/7.5″ E la giornalista decide di scrivere che Giuliani avrebbe dichiarato che si verificherà un evento entro 48h catastrofico. La situazione si presenta critica e delicata, dovuta ad un forte evento come quello di questa mattina, sicuramente entro 24/48h potremo essere sicuri che l’evento sviluppatosi sia quello principale dopo di che si verificheranno le canoniche repliche, Per cui, FALSO quanto riportato dalla giornalista che io abbia dichiarato un possibile evento di M. 7.5 tra 24/48 ore. Fate girare Giampaolo”.
Tutta un’altra storia ma, ormai, il danno è fatto e ancora oggi, nonostante la smentita di Giuliani, quella notizia continua a “girare” e ad essere condivisa su facebook da tantissime persone. Un comportamento davvero inaccettabile quello di parte dell’informazione italiana che, ovviamente, non deve certo fornire false rassicurazioni ai cittadini. Che ormai hanno ampiamente capito che la situazione è purtroppo critica e che non si può escludere il ripetersi di episodi così violenti. Ma un conto è informare, tenere alta la guardia e non lasciar credere che il peggio ormai è alle spalle (si spera che sia così ma al momento nulla lo può confermare), un conto è raccontare quella che è la realtà, per quanto cruda e poco piacevole sia, un conto è, invece, fornire false informazioni che accrescono il panico e il senso di smarrimento. Sperando di poter tornare al più presto ad occuparci di ben altre questioni, di seguito qualche informazione utile riguardo i punti di ritrovo ad Ascoli e Folignano
ASCOLI. Dalle 18:30 del 30 ottobre sono disponibili 4 aree di ritrovo all’aperto e 3 strutture sportive al chiuso dono possono indirizzarsi coloro che perferiscono non dormire a casa. Le aree di ritrovo (per dormire in macchina) sono: piazzale del civico cimitero di Solestà (con bagni chimici e presidio Crocerossa), piazzale dello stadio (con bagni chimici), parcheggio centro commerciale “Al Battente” (con bagni chimici), parcheggio centro commerciale “Città delle Stelle (con bagni chimici). Le strutture sportive coperte (preferibilmente destinate a chi non ha la possibilità di dormire in auto) sono: palestra Monticelli (davanti ospedale), palestra campo Squarcia, palestra Forlini (campo scuola).
Si suggerisce a coloro che volessero usufruire di queste aree di ritrovo di portare con sè lo stretto indispensabile per i propri fabbisogni (coperte, generi alimentari ecc) e comunque di non dimenticare, ove necessari, farmaci e effetti personali.
Disabili, malati, anziani e persone non autosufficienti, così come i soggetti evacuati dalle proprie abitazioni per effetto delle scosse possono contattare i servizi sociali del Comune per le necessarie informazioni ai seguenti numeri: 3293603850, 3293603851.
FOLIGNANO. Sono stati aperti tre punti informativi per la cittadinanza e per l’accoglienza delle famiglie evacuate e delle persone non autosufficienti.: Villa Pigna struttura integrata via Rozzi, Folignano campo sportivo “Il pallone” viale Genova, Piane di Morro palazzetto dello Sport via Vercelli. Per chi durante la notte vuole dormire in auto all’aperto sono presenti tre punti con servizi igienici comunali: Villa Pigna parcheggio adiacente struttura integrata, Folignano campo sportivo in via Calcagni, Piane di Morro parcheggio adiacente palazzetto dello sport.
Per eventuali segnalazioni è attivo h24 il numero del gruppo comunale della protezione civile 0736/493331